Prova Mercedes G, scheda tecnica, opinioni e dimensioni 450d Exclusive – .

Prova Mercedes G, scheda tecnica, opinioni e dimensioni 450d Exclusive – .
Prova Mercedes G, scheda tecnica, opinioni e dimensioni 450d Exclusive – .

L’aggiornamento di un “classico”

MercedesG (dall’iniziale di Gelandewagen, che tradotto in modo un po’ approssimativo significa “andare ovunque”) è uno dei pochi fuori strada Rimasero i veicoli “veri”, insieme a Ford Bronco, Ineos Grenadier, Jeep Wrangler, Land Rover Defender e Toyota Land Cruiser. Il tedesco ha il telaio con longheroni con carrozzeria separata, un’architettura che garantisce la massima resistenza – anche e soprattutto a lungo termine – alle sollecitazioni della guida fuoristrada, e le marce ridotte, che consentono di superare più agevolmente salite ripide e ostacoli impegnativi. Ora arriva l’edizione aggiornata della Mercedes G. Quasi immutata nella sua estetica squadrata e inconfondibile, si presenta molte nuove funzionalità tecniche; la più importante è l’introduzione della variante elettrica, ma ora anche le versioni diesel e benzina sono ibride leggere. Per il resto, la calandra è stata ridisegnata, ci sono nuovi cerchi, sono stati rivisti gli interni, il sistema multimediale e gli aiuti alla guida (tutti i dettagli li trovate qui).

Viaggi in prima classe, anche se lo spazio non è grandissimo

L’interno di MercedesG ha poco da invidiare a quella della Classe S (la berlina di lusso della casa tedesca) in termini di qualità, cura dei dettagli e dotazioni. Esistono, ad esempio, portabibite a temperatura controllata (cioè che possono essere riscaldati o raffreddati), ma anche gli stessi sistema multimediale MBUX (veloce, intuitivo e ricco di grafica) che equipaggia Mercedes ultima generazione. Non mancano i rivestimenti in pelle che possono estendersi fino alle maniglie interne (671 euro) e le cinture di sicurezza in vari colori a scelta (488 euro). Presente anche la piastra per la ricarica wireless dello smartphone, di serie su tutta la gamma. In rapporto alle dimensioni esterne (485 cm di lunghezza, 193 di larghezza e 203 di altezza), l’abitabilità non è eccezionale. IL tronco, con sportello ad apertura laterale (è incernierata a sinistra) ha una capacità di 575 litri: non male, ma è sviluppata soprattutto in altezza. Potrete invece avere il pavimento in legno di ciliegio: una finezza del valore di 2.928 euro.

Numeri “offroad” autentici

Il primo contatto di MercedesG non poteva che iniziare lontano dall’asfalto. Prima, però, alcuni numeri fondamentali in fuoristrada. Il tedesco vanta un’altezza minima da terra di 24 cm, una capacità di guado di 70 cm (e 85 cm per quello elettrico) e la capacità di superare pendenze laterali di 35° senza ribaltarsi. IL angoli di attacco, urto e uscita sono pari rispettivamente a 31, 26 e 30 gradi. Altro elemento fondamentale in fuoristrada è la coppia del motore: il 3.0 turbodiesel della vettura da noi guidata eroga 750 Nm. Per completezza di informazione, il 3.0 biturbo benzina arriva a 560 Nm, mentre arriva addirittura a 1.164 Nm per la G580 elettrica.

Sembra inarrestabile

Iniziamo questo primo contatto con la rinnovata G in “off road” su un percorso impegnativo: salite e discese molto ripide, caratterizzate da un fondo con solchi, sassi, grossi massi e fondo scivoloso. Trazione 4×4, con possibilità di bloccare separatamente i tre differenziali (anteriore, posteriore e centrale), garantisce un’ottima trazione. In sostanza ci si potrebbe muovere anche con una sola ruota che tocca terra, ovviamente a patto che ci sia un minimo di aderenza. Risultato: la sensazione è quella di cui sopra tutto è possibile. Innanzitutto perché anche condizioni molto impegnative possono essere superate; secondo, perché tutto ciò avviene in modo naturale. Il limite più grande della Mercedes G offroad sembra quindi essere la sua notevole dimensione.

È comodo sull’asfalto e che motore

Il telaio a longheroni con carrozzeria separata non è il miglior presupposto per un comfort di alto livello: questa architettura genera infatti qualche scuotimento eccessivo sui dossi bruschi e successivi. Eppure, grazie all’ottimo lavoro svolto dagli ammortizzatori a controllo elettronico (di serie su tutta la gamma), il MercedesG2024 può digerire molto bene anche le irregolarità più gravi. Rispetto alla “G” che sostituisce, migliora anche la precisione di guida tra le curve, sempre grazie agli ammortizzatori adattivi. In ogni caso questa resta un’auto tutt’altro che sportiva, e ci mancherebbe. Con un peso superiore a 2,5 tonnellate e un baricentro molto alto, è chiaro che il reazioni in curva sono lente e che i limiti di aderenza o di agilità nei cambi di direzione non possono essere quelli di una vettura “normale”. Pieno soddisfazione deriva invece dal sei cilindri in linea diesel: grazie anche al motore elettrico integrato nel cambio automatico, spinge forte e senza ritardi appena si sfiora l’acceleratore, si estende bene fino a 4200 giri e consente accelerazioni e accelerazioni da vettura sportiva. La rumorosità è contenuta, anche se sopra i 110 km/h la carrozzeria alta e squadrata provoca qualche fruscio.

Android Auto e Apple CarPlay di serie

Di serie ci sono due schermi da 12,3 pollici ciascuno, navigazione con realtà aumentata e comandi vocali naturali. Molti e raffinato IL sistemi di assistenza guida. Tra questi: mantenimento automatico del centro corsia e regolazione della velocità in base al percorso; Là MercedesGquindi rallenta prima di curve, incroci, rotatorie, caselli e deviazioni, per poi accelerare nuovamente. Interessante, e specifico per G, il “cappuccio virtuale”. In pratica, in abbinamento alle telecamere, permette una visione virtuale sotto la parte anteriore del veicolo; preziosissimo nel “fuoristrada” per evitare di mettere le ruote dove non dovrebbero stare.

Da 140mila euro

Infine, i prezzi. Là MercedesG è destinato a pochi fortunati: cominciamo 139.669 euro del diesel (G450 d Professional), e arriviamo a 202.371 del G63 AMG. In mezzo, la G500 (3.0 Mild Hybrid a benzina da 449 cavalli), che parte da 155.669 euro, e la G580, ovvero quella elettrica: da 169.840 euro.

 
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NEXT lungi dall’essere low cost, non si paga nemmeno così poco per le utilitarie – .