Smash Bros. della Warner è tornato, ma sarà migliorato? – .

La storia di Multiversus è piuttosto curiosa, soprattutto se si considera che inizialmente questo gioco di combattimento sembrava essere in cima al mondo. La sua beta fu un successo mostruoso, con una miriade di giocatori e persino alcuni tornei competitivi molto popolari mentre il gioco era ancora in fase di sviluppo; dopo tutto, è stato il primo libero di giocare a un gioco di combattimento con licenze così importanti alle spalle, e il suo sistema di combattimento – simile per accessibilità e stratificazione a quello della serie Smash Bros. di Nintendo – era altamente adatto ad attirare un nuovo pubblico, anche quello non abituato al genere. Poi, però, si è verificato il disastro: aggiornamenti poco frequenti e una generale mancanza di modalità e sviluppi interessanti hanno portato l’interesse a scemare e la community ad abbandonare del tutto il progetto. Inizialmente gli sviluppatori hanno provato a rimescolare un po’ le carte per salvare la situazione, ma di fronte ad un così netto calo di interesse hanno infine capitolato, prendendo una decisione drastica: chiudere la beta e prendersi del tempo per modificare in modo significativo la loro creazione, magari in speranza di riconquistare il successo esplosivo della prima apparizione del gioco.

Ora, dopo una lunga scomparsa dalle scene, Multiversus è finalmente tornato tra noi in forma rinnovata e abbiamo avuto modo di provare per qualche giorno questa nuova incarnazione, con tanto di nuove modalità e personaggi. Ma basteranno davvero i cambiamenti apportati a riconquistare una comunità dubbiosa? Proviamo a capirlo insieme.

Fessure del cuore

I Rift sono missioni divertenti con obiettivi diversi. La loro inclusione è molto apprezzata

Il primo grande cambiamento? Presentazione di un tutorial guidato come Shaggy e relativo agli dei nuovi contenuti per giocatore singolo chiamati Rift, che rappresentano a tutti gli effetti una vera e propria campagna giocabile per i nuovi arrivati. I Rift sono missioni in coppia (con compagni guidati dall’IA) o in singolo, che presentano alcune modifiche al gameplay piuttosto interessanti e vedono il giocatore alle prese con versioni “boss” dei personaggi del roster o obiettivi speciali. Si tratta di un inserimento molto apprezzabile, solitamente accompagnato da piacevoli video di presentazione e incentrato su storie piuttosto semplici; inoltre, è possibile affrontare i suoi capitoli arricchiti da gemme speciali appartenenti a varie fazioni (possono essere usate solo in combinazione se il proprio personaggio fa parte di quella fazione) che sembrano funzionare solo qui. Le gemme non sostituiscono i potenziamenti passivi presenti nella beta però quelli ci sono ancora e si sbloccano gradualmente giocando, anche se molti dei loro vantaggi sono stati modificati.

Come già accennato si tratta di un bel extra, che potrebbe coinvolgere più a lungo gli utenti occasionali e offre un modo interessante per ottenere risorse aggiuntive. C’è solo un piccolo problema… il sistema di monetizzazione è cambiato in questa versione completa di Multiversus, e ottenere la valuta base per sbloccare i combattenti sembrava più lento e più strettamente legato al livello del giocatore e al Battle Pass. I rift offrono un modo semplice per salire di livello e ottenere qualche ricompensa, ma nel complesso sembra più difficile sbloccare i personaggi e anche la rotazione di quelli disponibili nel roster è limitata, con il solo Shaggy sempre a disposizione di tutti. Insomma, la progressione generale è stata rallentata e, considerando che è strettamente legata alle microtransazioni, questa non è una buona notizia. È anche possibile che sia qualcosa voluto dagli sviluppatori per indurre gli utenti a sbloccare il roster completo in modo più calcolato e a rimanere più a lungo, ma c’è un’alta possibilità che ottenga l’effetto opposto, portando molti ad annoiarsi di più. velocemente. Vedremo.

Il Joker è ancora il cattivo più iconico a disposizione della Warner. Non poteva mancare

Per quanto riguarda la nuovi arriviconfermiamo però la presenza dell’Agente Smith, del Joker e di Jason Voorhees, tutte stuzzicanti new entry, chiaramente scelte per far parte della fazione dei “cattivi” attorno a cui ruota gran parte della campagna appena citata. Tra i personaggi extra c’è anche Banana Guard di Adventure Time, una scelta decisamente meno iconica… ma onestamente la presenza di guerrieri goffi e divertenti ha senso in un gioco come questo, quindi non crediamo meriti particolari critiche al momento.

Un ritorno… lento

I cambiamenti nella progressione sembrano aver generalmente rallentato l'acquisizione del personaggio. Non l'abbiamo apprezzato
I cambiamenti nella progressione sembrano aver generalmente rallentato l’acquisizione del personaggio. Non l’abbiamo apprezzato

Abbiamo trovato le nuove aggiunte divertenti da usare e ben integrate nel mix, c’è solo un problema: il sistema di combattimento è cambiato in modo significativo e alcuni personaggi sembrano davvero brutalizzati rispetto alla loro incarnazione passata. Per capirsi, Il ritmo di Multiversus è rallentato: ora i combattimenti sono generalmente più lenti e, seppur questo aumenti la precisione e la leggibilità generale dei combattimenti, rende anche l’azione meno adrenalinica, penalizzando personaggi già meno mobili come i carri armati.

Ma non è tutto, il gioco è stato completamente ribilanciato, quindi alcuni guerrieri ora sono meno flessibili e pericolosi, l’attacco in corsa è decisamente più potente (spesso puoi usarlo come mossa per eliminare il nemico, per così dire), ed è difficile per molti combattenti uccidere l’avversario con danni inferiori a 100 con colpi secchi. Non siamo molto convinti di questa scelta, perché arriva parallelamente una semplificazione della meccanica del movimento cosa che non ci è piaciuta affatto: Superman e gli altri personaggi avevano a disposizione interessanti forme di movimento avanzato, e il primo in particolare poteva sfruttare l’inerzia del suo scatto aereo diagonale per eseguire una sorta di Wave Dash (uno “scatto ondulato” che permetteva permettergli di coprire velocemente grandi distanze) che divenne fondamentale nel suo utilizzo. Questa e altre meccaniche simili sembrano essere del tutto scomparse, una scelta probabilmente legata al bilanciamento generale, ma anche chiaramente pensata per semplificare un po’ le cose e rendere l’esperienza più accessibile. Tra il rallentamento dei ritmi e la scomparsa di simili cavilli, il timore è che meccanicamente il gioco abbia meno “grasso” per durare nel lungo periodo rispetto al passato, nonostante sia ancora troppo presto per trarre conclusioni compiutamente. non è escluso che qualche sorpresa appaia dopo test più approfonditi dei sistemi.

Il generale rallentamento dell'azione ha reso tutto più chiaro e leggibile, ma anche meno divertente. E alcuni personaggi, come Superman, hanno visto scomparire anche alcune chicche avanzate
Il generale rallentamento dell’azione ha reso tutto più chiaro e leggibile, ma anche meno divertente. E alcuni personaggi, come Superman, hanno visto scomparire anche alcune chicche avanzate

Ma al momento è difficile fare una valutazione la robustezza del netcode. Molte partite giocate durante il test sono sembrate molto stabili, ma si sono verificate anche alcune sconnessioni e scontri altalenanti; Inoltre non è possibile dare una valutazione complessiva sensata, considerando che durante il test il gioco ha avuto appena una quarantina di utenti attivi. Nel complesso però c’è da sperare in ottime performance complessive da questo punto di vista. Poco da dire, però, dal punto di vista grafico: l’interfaccia è stata ritoccata per rendere l’azione più chiara e i personaggi più visibili (la telecamera sembra decisamente più vicina negli scontri 1 contro 1, oltretutto) mentre il dettaglio generale è migliorato, anche se il look non è molto lontano dalla versione precedente del gioco.

Multiversus non ci ha convinto del tutto nella sua nuova incarnazione. Da un lato il roster ampliato ha molto potenziale e i nuovi contenuti potrebbero conquistare molti utenti normalmente non interessati ai picchiaduro, dall’altro però i cambiamenti al ritmo generale e al sistema non hanno entusiasmato ci hanno fatto impazzire, perché hanno reso l’esperienza generalmente più semplice e meno adrenalinica. Certo, era chiaro che fosse necessaria una trasformazione… solo che non siamo sicuri che la strada intrapresa dagli sviluppatori sia quella giusta. Non resta che vedere se la community sarà d’accordo con il team di sviluppo al momento del nuovo rilascio: il gioco è pur sempre un picchiaduro free to play con un roster eccezionale e meccaniche solide, quindi il potenziale per un nuovo picco di utenza esiste ancora . Eccomi qui.

 
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