Scopriamo di più sull’atteso gioco horror italiano Aftermath nella nostra intervista da Cortocircuito – .

Scopriamo di più sull’atteso gioco horror italiano Aftermath nella nostra intervista da Cortocircuito – .
Scopriamo di più sull’atteso gioco horror italiano Aftermath nella nostra intervista da Cortocircuito – .

L’Italia punta sempre più sui videogiochi e gli autori del Bel Paese propongono sempre più giochi di qualità, meritevoli di attenzione globale. Noi di Multiplayer.itcon il nostro Cortocircuito abbiamo approfittato di questo periodo di annunci per dare un po’ più di spazio ai prossimi giochi italiani.

Nel video che trovate poco sotto vi proponiamo la nostra intervista a due membri del team Conseguenze, GIOCHI UNO-A-UNO. Parliamo di Violetta Leoni e Gianluca Nardis.

La nostra intervista dedicata ad Aftermath

Innanzitutto ricordiamo che Aftermath è un gioco dell’orrore che ci metterà nei panni di Charlie Gray, ingegnere e astronauta. La donna, tornata sulla Terra, viene rapita da un cartello della droga, perde un braccio e, una volta libera, anche la custodia della figlia, Sammy. Il gioco inizia quando Charlie si sveglia da sola in un mondo distrutto e tutto ciò che vuole è trovare sua figlia. La relazione madre-figlia sarà una componente importante del videogioco.

Nell’intervista Leoni spiega che la partita, per il momento, è aperta sviluppo con Unreal Engine 5 (il team è stato anche tra i primi dieci al mondo ad avere accesso alla patch del motore al momento della sua pubblicazione), mentre i video e le immagini disponibili online provengono dalla versione precedente, che girava ancora su Unreal Engine 4. Non possiamo quindi giudicare visivamente il videogioco si basa sui vecchi materiali in quanto non sono minimamente rappresentativi di ciò che il gioco è diventato.

Viene inoltre specificato che il volto del personaggio che vediamo nel trailer non è quello effettivamente utilizzato per il personaggio in questo momento. Là modello del viso di Charlie è Simona Tabasco, famosa anche fuori dall’Italia ad esempio per i suoi ruoli in Il loto bianco e Immacolata – La prescelta.

Simona Tabasco

Leoni poi spiega che il protagonista di Aftermath gli manca un braccio e che per creare il personaggio si affidassero direttamente a una persona senza braccia che insegnava al team come animare i personaggi e come compiere tutta una serie di azioni nel gioco in maniera fedele e credibile.

Inoltre, la donna soffre di disturbo da stress post-traumatico dove per quello che le è successo e per la creazione del personaggio il team è stato supportato da un autore che soffre proprio di questo disturbo. Parlando di PTSD, Leoni spiega anche che Hellblade era un punto di riferimento da tenere in considerazione, ma che Aftermath affronta la questione in modo diverso.

In termini di gioco possiamo aspettarci un gioco d’azione, con meccaniche sparatutto, gioco stealth ed elementi esplorativi, anche se non potrebbero rivelare il modo in cui saranno strutturate le mappe.

Nel resto dell’intervista ne trovate anche tante commenti interessanti dei nostri ospitiche ha parlato non solo di Aftermath ma anche del mercato dei videogiochi più in generale, delle difficoltà nel proporre un videogioco ad un editore e della grande concorrenza.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il video diretto è stato eseguito su Switch 2? Parola al Digital Foundry – .
NEXT come riconoscerli e difendersi – .