“Il francobollo dedicato al Presidente Silvio Berlusconi, che sarà emesso ad un anno dalla sua morte (avvenuta il 12 giugno 2023) è il giusto riconoscimento ad un grande italiano che ha servito e onorato la Repubblica in tutti i ruoli che ha ricoperto: imprenditore, uomo dello sport, leader politico e statista. Ringraziamo il Presidente Meloni e l’intero Consiglio dei Ministri per aver accolto la proposta del Ministro dell’Impresa e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del sottosegretario delegato Fausta Bergamotto. Con questa iniziativa, che abbiamo promosso, abbiamo risposto alla richiesta di tanti italiani”. Lo affermano la vicepresidente del Senato e senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, e il deputato di Forza Italia, Paolo Emilio Russo
Le controversie
Un via libera che, però, non calma le polemiche. Da diverse settimane l’associazione Wikimafia sta promuovendo una raccolta di firme che verranno inviate al Quirinale, per chiedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non autorizzare l’emissione del francobollo. Ecco un estratto dell’appello
“Sig. Presidente,
Ci permettiamo di scrivervi perché abbiamo appreso da fonti di stampa che il Ministero dell’Impresa e del Made in Italy si appresta ad emettere un francobollo commemorativo in memoria dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Poiché la legge italiana stabilisce che “i francobolli postali commemorativi e celebrativi sono destinati rispettivamente a commemorare personalità o a celebrare anniversari o eventi, autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Economia e del Made in Italy”, vi invitiamo a non autorizzare tale emissione.
Timbro per Berlusconi: il pregiudiziale etico
Non c’è dubbio che Silvio Berlusconi abbia ottenuto importanti successi nella sua carriera prima imprenditoriale e poi politica, né che sia stato uno dei personaggi più conosciuti degli ultimi 40 anni, grazie anche al suo impero televisivo.
Crediamo però che ci sia un pregiudizio etico di fondo che non può essere ignorato, legato non solo alle sue vicende giudiziarie, nelle quali ha ricevuto una condanna definitiva per frode fiscale, ma anche alla sua condotta”non penalmente rilevante”.
