“Netanyahu negozia per il nostro rilascio” – .

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Le famiglie degli ostaggi chiedono la fine della guerra. In America 69 arresti per proteste contro Israele. Gerusalemme e l’ultimatum per la liberazione: “Ancora 48 ore prima dell’invasione di Rafah”

Gaza, Hamas diffonde il video di altri due ostaggi: «Netanyahu negozia per la nostra liberazione». Le famiglie chiedono la fine della guerra. In America 69 persone arrestate per manifestazioni pro-Gaza. Gerusalemme fissa la scadenza per l’ultimatum per la liberazione dei sequestrati: “Ancora 48 ore, poi via all’invasione di Rafah”. foto | video

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IL VIDEO DEGLI OSTAGGI – Un nuovo video di due ostaggi liberati da Hamas fa infuriare i familiari degli ostaggi, secondo i quali il governo, con la sua pressione militare, ha fallito nel tentativo di riportare a casa i loro cari: «Lo Stato di Israele deve scegliere: ostaggi o guerra . Entrare a Rafah comporterà la morte di più ostaggi, sia in cattività che sul campo di battaglia. Entrare a Rafah sarà un altro modo in cui gli ostaggi moriranno. Israele deve scegliere di riportare a casa gli ostaggi”. I due ostaggi ripresi dalle telecamere sono Keith Siegel, un 64enne con doppia cittadinanza israeliana e americana, e Omri Miran, 46 anni. Keith dice: «La situazione qui non è piacevole, è difficile, ci sono molti bombardamenti. A volte abbiamo la sensazione che le cose stiano peggiorando. Chiedo al Primo Ministro e all’intero governo di partecipare ai negoziati”. E chiede ai familiari di “fare tutto il possibile e continuare con le proteste” per raggiungere un accordo.

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OPERAZIONE RAFAH – Gerusalemme aveva chiesto il rilascio di almeno 33 persone per fermare l’invasione di Rafah. Ora fissa una scadenza per la risposta: 48 ore. Hamas ha risposto offrendo 20 persone. Gli 007 egiziani fungono da mediatori. Nel frattempo, il proseguimento della guerra aumenta la tensione negli Stati Uniti, dove alcuni funzionari hanno avvertito il segretario di Stato Antony Blinken di non aver trovato assicurazioni “credibili o affidabili” sull’uso di armi americane da parte di Israele. Lo riporta lì Reuters. Ma anche la popolazione americana è tesa: la polizia ha arrestato 69 persone nel campus dell’Arizona State University, intervenendo per sgombrare “un accampamento non autorizzato” dai vertici dell’università, in segno di protesta contro Israele. Sul fronte di guerra, infine, nella notte è stato registrato un lancio di missili dal Libano verso il nord di Israele. Secondo le autorità non ci sarebbero feriti.

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