la mostra a San Giovanni rende omaggio al centenario dell’Università – .

la mostra a San Giovanni rende omaggio al centenario dell’Università – .
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TRIESTE – Spettacoli nel verde in collaborazione con i teatri della città, passeggiate tra natura e storia, incontri nel verde, conversazioni attorno ai libri, laboratori per bambini, degustazioni di vini e una nuova sezione teatrale nata in occasione del Centenario dell’Università degli Studi Trieste e la nascita di Franco Basaglia. Sono questi gli elementi attorno ai quali ruoterà il variegato programma della 13a edizione di Rose Libri Musica Vino, l’evento culturale promosso fin dalla sua nascita dalla Cooperativa Sociale Agricola Monte San Pantaleone in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste. Gli eventi si terranno come sempre tutti i venerdì di maggio nel roseto del Parco San Giovanni, nel periodo di massima fioritura delle sue migliaia di rose.

La novità di questa edizione è la sezione Cent’anni di Università in scena. Nei cinque giorni della manifestazione, nel roseto (o al Teatro Franco e Franca Basaglia in caso di maltempo), uno spettacolo diverso dedicato ad alcuni personaggi di spicco che hanno contribuito a creare una lunga storia di eccellenza, ricerca, creatività e l’ingegno dell’Ateneo, con la collaborazione dei principali teatri della città: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti (3 maggio), Hangar Teatri (10 maggio), Teatro Stabile Sloveno/Slovensko Stalno Gledališče (17 maggio), Teatro MielaBonawentura (24 maggio), La Contrada Teatro Stabile di Trieste (31 maggio).

L’iniziativa nasce dalla volontà di valorizzare un evento culturale consolidato, collegandolo in modo ancora più significativo al territorio e utilizzando il mezzo teatrale per parlare a un pubblico più ampio, raccontando alcuni dei grandi protagonisti che hanno segnato i primi cento anni della dell’Università di Trieste, ma che, allo stesso tempo, hanno lasciato un segno nel presente e tracciato le traiettorie per il futuro dell’Università, della città e della comunità scientifica internazionale. In una cornice unica, un giardino che diventa metafora del mondo, gli ospiti e i temi scelti per questa edizione propongono anche la cura, e in particolare la cura collettiva, come modo di stare al mondo, un gesto capace di cambiare le cose attraverso parole, un nuovo sguardo sulla terra, una sedia o una bottiglia di vino. Un invito a incontrarci per rendere ogni giorno questa città più umana e più attenta alle persone. Ecco il programma completo.

 
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