Saluti romani e “presente!” per celebrare la morte di Mussolini – .

Saluti romani e “presente!” per celebrare la morte di Mussolini – .
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Como – Saluti romani e “presente!” a Dongo e Giulino di Mezzegra, silenzio e rose rosse a Predappio. E’ il 79° anniversario della morte di Benito Mussolini e Claretta Petacciucciso a Giulino di Mezzegra, e della fucilazione dei 16 gerarchi fascisti fermati dai partigiani a Dongo e come ogni anno i nostalgici del fascismo si riuniscono per varie commemorazioni.

Un busto di Benito Mussolini a Predappio (ansa)

A Predappio circa 150 persone hanno festeggiato l’anniversario della morte del Duce e, tra loro, anche Orsola e Vittoria Mussolini, nipoti di Vittorio, figlio maggiore di Benito Mussolini. Con stendardi e stendardi si sono radunati davanti alla chiesa di Predappio e dopo un paio di chilometri hanno raggiunto il cimitero di San Cassiano dove c’è la cripta di famiglia, che per volontà delle pronipoti è stata riaperta da un paio d’anni. fa . Qualcuno ha deposto delle rose rosse, sono state lette le preghiere dell’ausiliare e del legionario ed è stato osservato un minuto di silenzio per tutti i defunti. Duplice fu però la cerimonia sul Lago di Como, dove il 27 aprile 1945 venne intercettata la colonna tedesca con Mussolini e i gerarchi, e dove il giorno successivo avvennero le fucilazioni.

A Dongo, sotto la pioggia battente, erano una settantina i nostalgici che hanno deposto rose rosse davanti alla ringhiera dove furono uccisi i 16 gerarchi. La ringhiera mostra ancora i segni dei proiettili. I nostalgici, vestiti con giacche nere, hanno fatto il saluto romano e hanno gridato “presente!”. Mentre sul lato opposto, davanti al municipio dove fu portato Mussolini dopo il suo arresto, c’erano circa 250 manifestanti di Anpi, Pd, Movimento 5 Stelle e altre associazioni, che hanno protestato rumorosamente con bandiere, striscioni, canti, cori e fischi. Non ci sono stati problemi, anche per la massiccia presenza delle forze dell’ordine, che hanno pattugliato l’intero abitato, bloccando il traffico sulla strada statale.

(afp)

Furono però duecento i nostalgici che parteciparono alla commemorazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci a Giulino di Mezzegra, nel luogo dove furono fucilati. Alle ore 11.30 nella chiesa parrocchiale di Mezzegra è stata celebrata la messa dal parroco don Ferruccio Ortelli; poi i partecipanti, molti in giacca nera, dopo aver reso omaggio al monumento ai Caduti, sono scesi in fila a tre fino al cancello di Villa Belmonte a Giulino, dove la storiografia ufficiale colloca il luogo dell’esecuzione e dove una lapide ricorda il evento. Anche qui è stato fatto il saluto romano e il grido “presente!” crebbe. Come negli anni passati, non ci sono state contromanifestazioni.

 
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