il centro di riferimento sarà a Santa Chiara – .

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TRENTO. Si troverà aOspedale Santa Chiara di Trento il centro di riferimento della provincia di Trento per il feedback diagnostico sulle vittime della sindrome della morte improvvisa del lattante e della morte fetale inaspettata. A livello operativo sarà gestito daUnità operativa di Anatomia Patologica. Lo ha stabilito oggi il Consiglio provinciale, su indicazione dell’assessore alla sanità e alle politiche sociali, Mario Tonina, che ha individuato nel Centro i requisiti professionali, ambientali/strutturali e organizzativi previsti dal ministero della Salute.

sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS), conosciuto anche come morte in culla, consiste in morte improvvisa di un bambino di età compresa tra un mese e un anno. La definizione Sids, che non corrisponde ad una patologia specificasi applica quando si escludono tutte le altre cause note per spiegare la morte del neonato, dalle malformazioni agli eventi dolosi.

Tuttavia, sono stati identificati comportamenti e fattori di rischio che possono influenzare significativamente la probabilità si verifica la morte improvvisa. Sul portale sono reperibili le azioni in grado di ridurre significativamente l’incidenza della SIDS istituzionali del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità e sono diffusi dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari nell’ambito del percorso nascita, corsi sulla genitorialità, nonché nella lettera di dimissione che viene consegnata alle madri dopo il parto.

A livello nazionale, al fine di migliorare la conoscenza di queste forme di morte improvvisa e prevenirne l’insorgenza, è stata adottata legge 31/2006, che prevede che i neonati entro un anno di vita ed i feti dopo la venticinquesima settimana di gestazione che muoiono senza causa apparente siano sottoposti ad accertamenti diagnostici da effettuarsi presso centri autorizzati. La norma prevede che le Regioni e le Province autonome individuino, nel proprio territorio, le strutture che svolgono la funzione di centri di riferimento per l’accertamento diagnostico dei neonati e dei feti deceduti senza causa apparente.

Nel marzo 2012, la dirigenza provinciale aveva individuato come riferimento il centro di ricerca “Lino Rossi” dell’Università degli Studi di Milano, poiché era stato stimato che non esistevano in Trentino centri scientifici dotati dei requisiti richiesti dalla legge. Successivamente è stata approvata la bozza di convenzione con l’Azienda sanitaria e socio-sanitaria locale Santi Paolo e Carlo di Milano, con l’obiettivo di portare l’APSS ad una progressiva autonomia dei professionisti coinvolti in questa diagnosi. Con la delibera odierna l’Unità Operativa di Anatomia Patologica di Santa Chiara è stata individuata come centro di riferimento provinciale, poiché possiede i requisiti stabiliti dal Ministero della Salute.

 
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