Liguria. Agroalimentare, turismo, edilizia e logistica. Sono questi i quattro settori più presenti in Liguria in termini numerici. Lo afferma il censimento permanente dell’Istat riferito al numero di imprese con almeno tre dipendenti nel 2022, che analizza i dati delle filiere produttive del territorio nell’anno precedente.
“Questi dati confermano la crescita dell’economia ligure, che anche nel 2023 ha visto aumentare il Pil, l’occupazione, il reddito pro capite, le esportazioni, il numero delle partite Iva, gli investimenti pubblici – dichiara il presidente della Regione Liguria – . Allo stesso tempo, nella nostra regione sono diminuiti la cassa integrazione, i disoccupati e i NEET, i giovani che non studiano e non lavorano”.
“Buoni i numeri dell’agroalimentare e del turismo in particolare, due settori su cui stiamo puntando molto e che ci stanno dando grandi soddisfazioni con oltre 16 milioni di visitatori registrati lo scorso anno, anche grazie alle campagne promozionali che abbiamo messo in campo , legato proprio all’agroalimentare”.
“Un’analisi che fotografa il quadro complessivo dell’economia ligure: le oltre 27mila imprese liguri generano più di 278mila posti di lavoro e 13,4 miliardi di euro di valore aggiunto. Numeri importanti in cui assumono maggior rilievo i settori dell’agroalimentare (oltre 6mila imprese), del turismo e tempo libero (circa 4mila), dell’edilizia (più di 3.700) e della logistica (quasi 2.500). Senza dimenticare la vocazione industriale che ancora oggi rappresenta un pilastro essenziale della nostra economia, nonché un’importante garanzia occupazionale, che intendiamo salvaguardare e sviluppare verso nuovi scenari futuri” sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico.
“La Regione Liguria, in continuità con quanto fatto negli ultimi anni, continuerà a difendere le competenze del nostro tessuto economico e ad accelerare la crescita di quei settori che, più di altri, potranno vederci protagonisti nel prossimo futuro”.
