Il movimento islamista palestinese Hamas ha ricevuto una nuova proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, avanzata dalle autorità egiziane e che prevede la liberazione di 33 ostaggi rapiti in Israele durante l’attacco del 7 ottobre. Lo hanno riferito fonti anonime all’emittente “CNN”, aggiungendo che la soluzione proposta prevede due fasi. La prima prevede il rilascio di “da 20 a 33 ostaggi” nel corso di “diverse settimane”, in cambio del rilascio dei prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. La seconda si riferisce al “ripristino di una situazione di calma”, durante la quale altri prigionieri palestinesi verrebbero rilasciati in cambio della liberazione dei rimanenti ostaggi e dei soldati israeliani. Una delle fonti ha precisato che la “situazione di calma” descritta nella proposta si riferirebbe ad un “cessate il fuoco permanente”.
La proposta rappresenta un nuovo tentativo di superare lo stallo durato mesi su un accordo sugli ostaggi e una tregua a Gaza, in vista di un’imminente operazione israeliana nella città di Rafah, che attualmente ospita più di un milione di rifugiati in fuga. dal conflitto. Al momento, spiegano le fonti, le autorità israeliane attendono la risposta di Hamas a questa nuova proposta. Una delegazione del movimento islamico palestinese dovrebbe incontrare oggi al Cairo i mediatori di Egitto e Qatar. Una seconda fonte ha aggiunto che domani è previsto l’arrivo nella capitale egiziana di una delegazione delle autorità militari e di intelligence israeliane. La risposta di Hamas, ha aggiunto, è attesa “nei prossimi giorni, forse anche nelle prossime 24 ore”.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a Riad per il World Economic Forum (WEF) ha dichiarato oggi che ad Hamas è stata presentata “una proposta straordinariamente generosa”, senza però entrare nei dettagli riportati dalle fonti alla “CNN”. “In questo momento, l’unico ostacolo che separa il popolo di Gaza da una tregua è Hamas: devono decidere, devono farlo rapidamente e spero che facciano la cosa giusta”, ha detto il capo della diplomazia americana al presidente del WEF , Borge Brende, nella capitale saudita.
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