Giglio vince 1MNEXT 2024 e vola sul palco del Primo Maggio – .

Giglio vince 1MNEXT 2024 e vola sul palco del Primo Maggio – .
Giglio vince 1MNEXT 2024 e vola sul palco del Primo Maggio – .

di Alessia de Antoniis

GIGLIO, all’anagrafe Martina Giglio, è una cantautrice torinese, nata a Ciriè il 15 luglio 1995.

Ha debuttato sulla scena musicale italiana lo scorso anno con “Festa”. Quest’anno ha vinto il premio CIAO Contest – Rassegna Lucio Dalla per la categoria Artista, con il brano “Santa Rosalia”, e si è esibita sul palco di Bologna insieme a Brunori Sas, Calcutta, Daniela Pes, Dardust, Madame ei Pinguini Tattici Nuclear.

È tra i 3 vincitori di 1MNEXT 2024 e sarà tra gli artisti che saliranno sul palco del Circo Massimo per il concerto del Primo Maggio a Roma.

Da dove inizia il percorso che ti ha portato sul palco del concerto più grande d’Europa?

La mia passione per il canto nasce da piccola: il mio primo ricordo risale all’età di quattro o cinque anni, durante i pranzi in famiglia e le cene con i parenti. Mi sono messo al centro come su un palco e ho iniziato a cantare Non ho più amore di Anastacia.

La musica è sempre stata una presenza fissa in casa e credo che tutto sia iniziato da lì: dai lunghi viaggi estivi in ​​macchina in Calabria per cantare a squarciagola con la mia famiglia, alle mattinate “Battistiane” con mia madre o al La cultura R&B degli anni Novanta assorbita per osmosi da mio fratello maggiore. Così, dopo anni di karaoke nella mia stanza, all’età di 16 anni ho deciso di iscrivermi al corso di canto presso l’istituto musicale del mio paese, Ciriè, in provincia di Torino. E da quel momento non mi sono più fermato.

Ho sempre sognato di fare questo come lavoro ma ne ho avuto conferma poco a poco, live dopo live, sentendo di non poterne più fare a meno. Quando sono sul palco mi sento come se fossi me stesso al cento per cento, leggero, grato e felice.

Come è nata la tua musica e quali artisti l’hanno influenzata?

Mi piace definirmi un mix di anime eterogenee omogenee e ho capito che non posso rinunciare, o preferire, solo un lato di me. Sono cresciuto con la musica nera, il cantautorato italiano, e poi l’R&B e il pop degli anni Novanta e Duemila: Etta James, Ray Charles, Alicia Keys, Mariah Carey, Sting, Battisti, Mia Martini, Mina, Vanoni, Giorgia, Elisa, Spice Ragazze, Paolo Nutini e altri. Crescendo si sono aggiunti nuovi mondi: la musica urbana, latina e mediterranea, l’elettronica. Non ci sono artisti in particolare: ho assorbito tutti coloro che hanno accompagnato la mia vita.

Come autore, da chi ti piacerebbe che fosse eseguita una delle tue canzoni?

Se oso, punto in alto: Elisa. Oltre ad essere una formidabile cantautrice, uno dei miei punti di riferimento assoluti fin da piccola, è anche una grande autrice che, soprattutto negli ultimi anni, ha scritto per diversi artisti del panorama musicale attuale. Sarebbe un onore per me avere l’opportunità di scrivere per lei o collaborare, rabbrividisco solo al pensiero e potrebbe essere anche un modo per ricambiare tutte le emozioni e i capolavori che ci ha regalato durante il suo percorso artistico.

Hai perso tuo padre quando ero molto giovane. Cosa avrebbe provato vedendoti su un palco del genere? Cosa pensi che ti avrebbe detto?

Sono sicuro che sia orgoglioso di me per il percorso che ho fatto per arrivare fin qui e che, in qualche modo, sarà lì con me su quel palco. Inoltre è sempre stato un suo sogno vedermi brillare e vivere di musica. Mi avrebbe detto di divertirmi e di spaccare tutto, ed è quello che cercherò di fare. Sarà una giornata di festa per tutti noi.

Salirai su un palco dove si parlerà di diritti. Hai trovato qualche difficoltà dovuta al fatto di essere donna in un mondo di uomini?

Spesso mi sono sentita giudicata come donna. A volte è un pensiero che resta sullo sfondo, sottile, che si percepisce dagli sguardi, dai toni e dagli atteggiamenti. È successo anche a me nel mondo della musica e mi lascia l’amaro in bocca, ma per fortuna ci sono tanti colleghi che mi stimano e mi sostengono come artista.

Hai partecipato alle selezioni per Sanremo. Nell’era del talent e, soprattutto, di piattaforme come Spotify, Sanremo è davvero utile ai giovani che iniziano?

Penso che Sanremo sia ancora un canale importante per raggiungere il grande pubblico. Penso a Maneskin o Mahmood che, nonostante la partecipazione ai talent, decollarono subito dopo Sanremo. Oh Geolier. Le ultime edizioni sono state molto seguite anche dai giovanissimi, quindi trovo che sia una grande opportunità per noi artisti emergenti.

Che messaggio vorresti lanciare dal palco del Circo Massimo?

Non faccio spoiler, ma la canzone che canterò sul palco del Circo Massimo è già di per sé portatrice di un messaggio importante: è un inno alla libertà di vivere e amare liberamente. E sono grato di avere l’opportunità di lanciarlo su un palcoscenico così importante e significativo come il Concerto del Primo Maggio a Roma. Si chiama “Santa Rosalia” e lo è disponibile dal 30 aprile distribuito da Il Frutteto.

Disordini studenteschi in vari Stati, il 2024 è l’anno delle elezioni: si vota in molti Paesi e per diversi motivi. Come vedi l’entusiasmo delle nuove generazioni?

Rimango sempre piacevolmente sorpreso dall’entusiasmo delle nuove generazioni. C’è una grande voglia di farsi ascoltare e di lottare per i propri diritti. Penso che siamo in un periodo storico molto attivo e questo emerge anche al momento del voto: tutti i miei colleghi sono interessati e partecipano attivamente. Noto infatti un maggiore astensionismo da parte delle generazioni passate, quasi in segno di resa.

 
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