Caso Sara Pedri, l’ex primario si difende: “Molestie? Tutte bugie”

Caso Sara Pedri, l’ex primario si difende: “Molestie? Tutte bugie”
Caso Sara Pedri, l’ex primario si difende: “Molestie? Tutte bugie”

Forlì, 30 aprile 2024 – “Ho fatto solo il mio lavoro come primario. Tutta questa situazione è stata creata ad arte, con menzogne ​​e attacchi personali alla mia persona”: davanti al giudice di Trento si difende in modo duro e severo, Saverio Tateol’ex primario del reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara, dove lavorava il medico forlivese Sara Pedrisvanito nel nulla il 4 marzo 2021.

Tateo, dalla parte della sua vice Liliana Mereu, lo è sotto processo per maltrattamenti a scapito di 21 ostetriche, infermieri e medici del reparto di ginecologia, tutte le parti civili. Tra loro anche la madre di Sara: la ragazza si sarebbe tolta la vita gettandosi nel lago di Santa Giustina proprio a causa delle molestie subite.

Davanti al giudice Marco Tamburrino, Tateo risponde alle domande dei suoi avvocati, Salvatore Scuto e Nicola Stolfi, negando tenacemente ogni accusa muoversi contro di lui.

Era un fiume sedutoquella di ieri al tribunale di Trento, dove Tateo ha proseguito il suo interrogatorio iniziato il 19 aprile, nel corso di un’udienza in cui l’ex primario si era lasciato andare a momenti di commozione: «Non ho non aveva mai avuto la minima idea del suo disagiotranne quando arrivava una richiesta di malattia”, ha detto Tateo il 19 aprile. Durante l’udienza di ieri, Tateo ha criticato anche la posizione di alcune dottoresse, ora parte civile nel procedimento, sostenendo che avrebbero “hanno sfruttato la scomparsa di Sara. Ha detto che l’avevo maltrattata proprio come avevo maltrattato loro. Ma sono falsi. Tutte bugie», si difese strenuamente l’ex primario al processo.

Tateo si è poi difeso in tribunale su un punto specifico emerso nel corso delle indagini preliminari, quando un medico, ora parte civile, ha riferito che Tateo avrebbe pronunciato la sentenza: “Sara Pedri andrebbe eliminata fisicamente”. L’ex primario, incalzato dallo stesso giudice, ha sottolineato ieri: “Quella sentenza Non l’ho mai detto“.

L’esame delle parti civili si concluderà il 28 giugno; Tateo verrà poi ascoltato dalla Procura. Delineato il calendario delle udienze: 15 e 25 novembre e 2 dicembre, discussione dei partiti. Poi verrà definita la data della sentenza.

Sono undici parti civili in totale, che hanno richiesto risarcimento per 1,2 milioni dell’Euro. Inoltre La madre di Sara – come dice il curatore del ginecologo forlivese -, compaiono l’azienda sanitaria trentina, il sindacato Fenalt e sette dottoresse.

 
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