È morto all’età di 85 anni Stefano Stefani, personaggio storico ed ex tesoriere della Lega Nord di Umberto Bossi.

È morto all’età di 85 anni Stefano Stefani, personaggio storico ed ex tesoriere della Lega Nord di Umberto Bossi.
È morto all’età di 85 anni Stefano Stefani, personaggio storico ed ex tesoriere della Lega Nord di Umberto Bossi.

Si è spento all’età di 85 anni, a Costabissara in provincia di Vicenza, Stefano Stefaniex senatore ed ex tesoriere della Lega Nord. Un leghista esordiente, molto legato Umberto Bossiche legò il suo nome a quella fase del partito che precedette l’avvento del Matteo Salvini. Un imprenditore veneto che era a conoscenza di molti dei misteri legati ai 49 milioni di euro sperperati sotto la direzione amministrativa del suo predecessore, Pasquale Belsitoprotagonista del grande scandalo da lui sancito Uscita di scena di Bossi e l’avvento al potere di RobertoMaroni.

Stefani era ormai fuori dalla politica attiva da anni, eppure è stato protagonista dell’epoca in cui il Senatur brandiva come una mazza la parola Padania, contro il potere romano e l’Italia che si estende a sud del Po. Nel 2012 Stefani divenne tesoriere in via Bellerio, quando Bossi si dimise e al suo posto un triumvirato composta da Roberto Maroni, attuale ministro Roberto Calderoli e Vicentino Manuela Dal Lago. Ha ricoperto la carica fino al 2014 e ha dovuto gestire una delle stagioni finanziariamente più turbolente del campionato.

Proprio in occasione di un’udienza in tribunale dove ha testimoniato in merito frode ai danni dello Stato, aveva espresso giudizi duri nei confronti di Belsito. “È un disonesto, purtroppo è ancora vivo” ha detto uscendo dall’aula. Per respingere le domande dei giornalisti si è espresso così colorato e sarcastico sulla destinazione dei soldi spariti dai conti della Lega. “Abbiamo avuto molti putt in giro e abbiamo sempre avuto un cazzo duro”, ha detto, parafrasando un’espressione bossiana. Poi ha aggiunto, più seriamente: “Tutte le spese sono sotto la mia gestione segnalato e certificato. Vorrei anche sapere perché cercano i soldi Lussemburgo”.

In un’intervista ha dichiarato: “Dopo lo scandalo si erano spesi denaro in modo scientifico e con il consenso di tutti. Ho fatto notare più volte a Maroni e Salvini, sia in pubblico che in privato, che si sta spendendo troppo e troppo in fretta. Mi è stato detto che non potevamo fare altrimenti, perché in quel momento eravamo di fronte”. Aveva spiegato che dopo le dimissioni del “cerchio magico” bossiano, la Lega aveva cominciato a pagare centinaia di migliaia di euro per consulenze a professionisti vicini alla segreteria leghista.

Quella tempesta lo aveva solo toccato. Invece ha avuto altre disavventure legali. Era stato coinvolto in un’indagine sulla costruzione di un villaggio turistico a Umago, in Istria, soprannominato “il paese della Lega Nord”, che aveva lasciato un baratro finanziario. Fu processato e assolto nel 2011. Nel 2000, quando era sottosegretario, aveva fatto parte (insieme all’ex tesoriere leghista) Maurizio Balocchi) del consiglio di amministrazione della banca Credieuronord, poi rilevata dalla Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani, quando era sull’orlo del collasso. Nel 2007 fu indagato per riciclaggio di denaro pubblico Giornale italianoma la sua posizione è stata archiviata anche per l’impossibilità di utilizzare le intercettazioni telefoniche che lo riguardano.

Stefani ha iniziato a impegnarsi in politica all’inizio degli anni ’90. Dal 1992 al 1994 lo è stato segretario provinciale della Lega Nord di Vicenza. Nel 1994 si candidò al Senato, nella circoscrizione maggioritaria di Vicenza, venendo eletto con il 42 per cento dei voti. di voti. Ha ricoperto incarichi di sottosegretario alle Attività produttive e l’ambiente in altrettanti governi Berlusconi. È stato deputato dal 1996 al 2006, senatore dal 2006 al 2008, e ancora deputato dal 2008 al 2013. La figura di Stefani è stata ricordata da Matteo Salvini nel consiglio federale. Il governatore veneziano Luca Zaia ha detto: “E’ una pessima notizia, se n’è andato un grande pezzo della storia delle istituzioni del nostro territorio, che ha dato molto al Veneto e al Paese”.

 
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