SUMIRAGO – «Questa non è né una discussione né una rottura. Può semplicemente succedere che abbiamo opinioni diverse su alcune cose, ognuno di noi può decidere di scegliere dove votare”. COME Pasquale D’Alessioconsigliere comunale di Meloni – Noi per Sumirago ha spiegato, oggi, martedì 30 aprile, i voti da lui espressi nellaultimo consiglio comunale.
Durante l’assemblea su due punti all’ordine del giorno – preferisce le mozioni presentate per l’istituzione di una commissione municipale temporanea per la sicurezza urbana e riunioni pubbliche per la lotta alle frodi una posizione di astensione rispetto a quello favorevole del capogruppo Stefano Romano.
Una divergenza che ha aperto una serie di interrogativi sulla compattezza del gruppo meloniano e via‘leadership efficace di Romano. Va sottolineato che, nella stessa assemblea civica, anche la Lega non ha votato a favore delle mozioni in questione, un’altra scelta che allarga le distanze all’interno del centrodestra in vista di possibili alleanze elettorali.
Una linea più morbida
«Romano chiaramente si prepara tenendo conto dei consigli ma a volte decide da solo la sua linea certe cose le impariamo solo alla fine. Mentre invece nel la nostra chiacchierata su Sumirago portiamo avanti riflessioni che possono portare anche a idee opposte, come in questo caso. Insomma, su alcuni aspetti non eravamo d’accordo. Conoscendo le problematiche del Comune abbiamo optato per una posizione più morbida, è inutile attaccare sempre per le stesse cose che non è facile avere». In altre parole: decide escludendo i militanti di Fratelli d’Italia.
Pietro Fiocchi
Forze dell’ordine e videosorveglianza
Per D’Alessio in alcuni casi riguarda la sicurezza Non è stata fornita “la risposta più mirata”.: Per esempio, “la sorveglianza del quartiere non è stata così efficace come speravamo. Si sono verificati furti e attentati anche nelle strade dove aveva sede; Inoltre, spesso i vicini si fanno gli affari propri e non chiamano la polizia. Non funziona come dovrebbe e non abbiamo visto i risultati. Quindi non è la priorità. Preferiamo controlli da parte di Carabinieri e polizia locale e, alla luce di quanto illustrato dall’assessore Denti fortunatisperiamo rafforzamento della videosorveglianza».
L’incontro sulla caccia con Pietro Fiocchi
Sulla pagina social c’è stato un ulteriore distanziamento SumiragoBlog per l’incontro di martedì 7 maggio alle ore Villa Molino con Pietro Fiocchi: «A Sumirago non siamo stati avvisati e nemmeno la direzione ne sapeva niente Fratelli d’Italia a Gallarate. L’eurodeputato ha agito di propria iniziativa e, insieme al presidente dell’associazione locale dedicata, che ha portato la richiesta al Comune, l’evento è stato presentato come una conferenza sulla caccia, non come nomina politica. Non ne sapevamo nulla e non era una cosa che potesse interessarci politicamente; secondo noi Fiocchi ha commesso un errore nel posizionare il simbolo del partito sul manifesto. Inoltre siamo contrari all’immagine sceltanon è carino avere un candidato che ti punta una pistola addosso”.
