Balduina ricorda il ragazzo morto dopo l’operazione di dimagrimento – .

Balduina ricorda il ragazzo morto dopo l’operazione di dimagrimento – .
Balduina ricorda il ragazzo morto dopo l’operazione di dimagrimento – .

Una piazza silenziosa e in movimento. Oltre 200 ragazzi si sono riuniti per festeggiare il loro amico che non è più con noi. Si sono incontrati domenica sera per aspettare insieme la mezzanotte e augurargli “fino lassù”. Filippo Cocciil ragazzo che lunedì avrebbe compiuto 20 anni.

Ma Filippo non ha mai potuto festeggiare quel compleanno perché venerdì scorso è morto dopo essere stato sottoposto ad un intervento di riduzione dello stomaco in una clinica di Arezzo.

Filippo, 20enne della Balduina, si sottopone ad un intervento chirurgico per dimagrire: muore dopo otto giorni per bypass gastrico

IL TOAST

Attanagliati dal dolore, con i volti spezzati e gli occhi lucidi, gli amici di Filippo si sono incontrati in piazzale Socrate. In quella piazza del quartiere dove viveva il giovane con i suoi genitori, che, distrutti dal dolore, hanno preferito restare in silenzio. I suoi amici, però, hanno deciso di salutarlo a modo loro. Tutti stavano, vestiti con abiti scuri, aspettando la mezzanotte con gli occhi rivolti al cielo nella piazza che domenica sera si riempiva di palloncini. Decine e decine di palloncini bianchi, azzurri e blu appesi lungo la ringhiera della piazza insieme ad un grande striscione con la scritta “Buon compleanno lassù Filippo”. Un messaggio da parte di tutti, perché domenica c’erano davvero tutti: vecchi amici, compagni di classe, tifosi di calcio. Chiusi ciascuno nel proprio dolore, passarono diverse ore in silenzio per poi brindare allo scoccare della mezzanotte. Un brindisi senza il festeggiato.

Domenica è stato un compleanno che nessuno di loro avrebbe mai immaginato di trascorrere così. Perché chi conosceva Filippo ancora non capisce come sia potuto succedere. Di come fosse possibile che il loro amico morisse a un passo dal suo sogno: perdere quei chili di troppo che non lo facevano più stare bene. Un sogno che i suoi genitori avevano deciso di realizzare, accompagnandolo ad Arezzo, nella clinica specializzata proprio per interventi di quel tipo. La morte improvvisa del giovane ha lasciato tutti di stucco. Non solo gli amici di sempre, ma anche chi nel mondo del calcio ha voluto ricordare Filippo sui social pubblicando un post sul profilo dell’Atletico Roma Nord. Una serie di immagini e video, che si susseguono accompagnati dal brano “Ovunque ordini” di Irama, e sotto una frase: «Oggi salutiamo un amico e un fratello. Lo abbiamo fatto come avrebbe voluto. Questa vittoria è tutta tua”. Filippo, scrivono ancora, “era un ragazzo del gruppo squadra, sempre presente alle partite dell’Atletico”. Ed è per questo che i ragazzi dell’Atletico Roma Nord gli hanno dedicato la vittoria contro La Salle per 2-1. Una vittoria festeggiata con le lacrime e tutti indossando una maglietta con scritto sopra “Ciao Coi”, così lo chiamavano.

RABBIA

Sono devastati, ma allo stesso tempo arrabbiati e per questo sui social chiedono che sia fatta giustizia, che venga ritrovato il responsabile della morte del ragazzo. Il responsabile verrà individuato solo grazie alle indagini, avviate dopo una denuncia presentata alla polizia dal padre del giovane. Il caso è stato immediatamente aperto per omicidio colposo. Ora l’esame autoptico – previsto per venerdì e al quale prenderà parte, oltre al medico legale, anche un chirurgo – dovrà chiarire se ci sia stata incompetenza, imprudenza o negligenza da parte di chi ha operato il ragazzo. «Stava bene, abbiamo fatto tutto come da protocollo», ha spiegato ieri il primario del Centro chirurgico toscano Stefano Tenti, la clinica aretina dove il giovane era stato operato. «Visto il suo peso elevato – ha aggiunto – gli avevano somministrato anche una dose maggiore di eparina per proteggerlo da una possibile embolia polmonare prescrivendogli tutto il necessario da fare. Dall’esame degli atti sembra tutto in ordine.” Bisogna però capire perché il giovane, dopo essersi sentito male, è arrivato al Gemelli in condizioni disperate. I medici hanno provato in tutti i modi a salvarlo, tentando anche di fargli diverse trasfusioni, ma non c’è stato nulla da fare. Una volta liberata la salma, si terranno i funerali che molto probabilmente avranno luogo lunedì.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Il Messaggero

 
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