“Non ci sono mai stati così tanti posti di lavoro nella regione, ma c’è ancora molto da fare” – .

“Non ci sono mai stati così tanti posti di lavoro nella regione, ma c’è ancora molto da fare” – .
“Non ci sono mai stati così tanti posti di lavoro nella regione, ma c’è ancora molto da fare” – .

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti celebra il Giorno lavorativo con un messaggio sui social “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Questo è stato il primo articolo che i nostri padri fondatori hanno voluto nella nostra carta fondamentale ed è bene per tutti noi ricordarlo oggi. Sarebbe bello ricordarlo sempre, ogni giorno, stasera lo troverete anche scritto su un maxischermo sulla facciata del palazzo della Regione Liguria, perché il lavoro è fondamentale, centrale per l’essere umano, e troppo spesso questo viene dimenticato. Allora iniziamo questo 1° maggio rivolgendo ovviamente i nostri migliori auguri a chi lavora oggi: a chi tutela la nostra salute negli ospedali e nelle cliniche, a chi tutela con la propria divisa la nostra sicurezza sulle strade, a chi permette a questo Paese di muoversi avanti anche oggi, per esempio chi guida i treni e gli autobus, insomma tutte le persone per le quali il Primo Maggio è un giorno di lavoro e non di festa”.

SICUREZZA SUL LAVORO “Il secondo punto – prosegue – che tutti dobbiamo tenere presente oggi è che lo sforzo fatto finora non è ancora sufficiente per arginare la vera tragedia italiana che sono le morti sul lavoro: anche quest’anno ne abbiamo piante tante, troppe, anche solo uno sarebbe troppo, ma quel numero che vediamo scorrere mese dopo mese è davvero qualcosa di incivile in un Paese importante, moderno, democratico e all’avanguardia in termini di diritti come l’Italia. Dobbiamo impegnarci tutti su questo sapendo che la soluzione non è dietro l’angolo, non esiste un’unica soluzione: bisogna lavorare sulla formazione delle persone, sulla formazione delle imprese, sui luoghi di lavoro. Insomma, dobbiamo essere tutti consapevoli che quella strage non può essere tollerata in un Paese civile”.

CRESCITA E INFRASTRUTTURE “Detto questo però siamo anche una regione che ha visto molta crescita del lavoro – aggiunge -. L’ha vista crescere grazie alle gigantesche infrastrutture che stiamo costruendo, grazie a un modello di sviluppo che è stato traino della ripresa dopo il Covid, dal turismo ai servizi, all’industria. Per fortuna la Liguria è cresciuta, cresce e il numero degli occupati non è mai stato così alto come oggi, e lo dico con la massima soddisfazione di aver visto crescere, intorno al 5%, il lavoro delle donne che sono ancora le fasce deboli legame, sia per il loro stipendio, sia perché molto spesso sono costrette a rinunciare alla carriera lavorativa e alla propria autonomia, magari per inseguire il sogno di una famiglia, e lavoro e famiglia non dovrebbero più essere sogni divergenti per molte donne di questo Paese.”

CONTRATTI E TUTELE “Abbiamo visto crescere i lavoratori, abbiamo visto diminuire quei giovani disorientati che non studiano e non lavorano, i NEET, che sono diminuiti di oltre il 20%, segno che in un mercato che si espande, in una regione che sta vedendone l’economia segue anche la voglia di partecipare, cresce il desiderio di trovare la propria strada e la motivazione che spinge a trovare un lavoro – specifica -. Certo non è il lavoro che tutti vorrebbero: ci sono ancora troppi contratti a tempo determinato, ci sono ancora troppe aziende che forse non rispettano i diritti fondamentali dei lavoratori, ci sono ancora lavori che pagano troppo poco. Dobbiamo lavorare per creare professionisti sempre più preparati e con uno stipendio sempre più giusto, ma siamo sulla strada giusta. Come disse il presidente John Fitzgerald Kennedy, la marea solleva tutte le barche, grandi e piccole. Chi è più strutturato, chi ha più potere contrattuale, ma anche chi resta indietro beneficia di un’economia in crescita, nonostante chi pensi che lavoro e ricchezza possano essere prodotti per decreto, oppure prodotti e divisi equamente tra le persone senza che nessuno li produca. “

FUTURO “Il fatto che la Liguria cresca garantisce il maggior numero di occupati nella storia di questa regione, e di questo siamo evidentemente orgogliosi – conclude – Quindi buona Festa dei Lavoratori, sapendo che dobbiamo rimboccarci le maniche, che non tutto è stato fatto e molto resta ancora da fare, ma dobbiamo concentrarci sul lavoro che è l’essenza stessa dell’essere umano. Troppo spesso la politica se ne è dimenticata, inseguendo sindromi Nimbi, paure del futuro e delle infrastrutture. Dobbiamo invece costruire un Paese competitivo perché costruendolo oggi creiamo posti di lavoro, e lasciandolo più competitivo ai nostri figli creeremo posti di lavoro anche per domani e dopodomani. Con questo pensiero, con questa idea che porteremo avanti con sempre più determinazione, vi auguro un buon Primo Maggio, una buona Festa dei Lavoratori”.

 
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