“Ma continuiamo a trattare”. Proteste a Tel Aviv per la liberazione degli ostaggi – .

“Ma continuiamo a trattare”. Proteste a Tel Aviv per la liberazione degli ostaggi – .
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Anche dopo il messaggio conclusivo del primo ministro israeliano Netanyahu sui negoziati di pace Hamas congela le trattative. “La posizione sull’attuale documento negoziale è negativa”, ha affermato Osama Hamdanalto rappresentante di Hamas in Libano in un’intervista ad una tv locale, ripresa da New York Times. Il portavoce ha poi chiarito che questo “non significa che le trattative si siano fermate”. “Anche se il gruppo non accetta senza modifiche le attuali proposte israeliane, siamo disposti – ha proseguito – a continuare i negoziati”.

Intanto a Tel Aviv una manifestazione blocca l’autostrada Ayalon. I partecipanti chiedono un accordo immediato per la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Lo riferiscono i media dello Stato ebraico. A guidare la protesta c’erano, tra gli altri, Yehuda Cohen, padre del 19enne Nimrod Cohen, e Shay Mozes, nipote del 79enne Gadi Mozes. Sono presenti anche i membri di un gruppo di protesta guidato da donne che chiede a Israele di non lanciare la sua prossima offensiva a Rafah, avvertendo che ciò metterà in pericolo la vita degli ostaggi.

 
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