DANNI AMBIENTALI NELLA PIANURA DI VENAFRO – .

DANNI AMBIENTALI NELLA PIANURA DI VENAFRO – .
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a cura della Redazione

Il Coordinamento Regionale dell’INSIEME-Molise torna su un tema importante e attuale: quello del danno ambientale nella Piana di Venafro. Definendolo, giustamente: urgente e indifferibile.

Per troppo tempo ne parliamo, per troppo tempo leggiamo appelli allarmanti, per troppo tempo si raccolgono le denunce e si annunciano le indagini per troppo tempo I risultati non vengono divulgati. Mancano notizie rassicuranti per l’opinione pubblica, perché le autorità di rispettiva competenza non si spiegano l’insorgere degli effetti disastrosi causati dai mali verificatisi nella zona di Venafran. A causa della nebulosità che la vicenda ha assunto, è diffuso il timore che le indagini, i risultati e le responsabilità vengano messi a tacere o annullati, perché chi ha il dovere di dare risposte si chiude nel silenzio o nei labirinti della burocrazia. Circolano notizie incerte e ancora da verificare su interventi finanziabili o finanziabili per “bonificare” un territorio, prima ancora di sapere a chi, per legge, attribuire la colpa e, quindi, imporre la spesa per rimediare ai danni provocati. Il motto: “I pantaloni pagano!” non è tollerabile. Questo è ciò che accadrà se il problema viene accantonato! Studi e ricerche hanno certificato e reso nota, ai responsabili, la presenza di sostanze nocive per la salute umana. Un’interrogazione è arrivata al Parlamento Europeo! Studi epidemiologici hanno evidenziato l’incidenza di alcune gravi malattie dovute alla presenza di sostanze nocive nell’aria e nel suolo in prossimità delle aree urbane. Il coordinamento regionale di INSIEME, il nuovo partito, solidale con associazioni, movimenti e organizzazioni a vario titolo, vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla gravità del fatto e auspica una presa di coscienza collettiva per porre fine al continuo inquinamento del territorio Piana di Venafro – ad oggi il limite è già stato superato, come rileva Arpa Molise. È necessario un intervento adeguato e drastico per fermare questa crisi ambientale, causa di morti per cancro in quella zona. Non spetta a noi far rispettare le direttive europee in materia. Vogliamo evidenziare la gravità del problema e sollecitare chi ha a cuore la salute dei cittadini. La salute e l’ambiente sono beni costituzionalmente garantiti da salvaguardare e difendere. Confidiamo che le istituzioni, Regione in primis, si attivino per arrivare a soluzioni definitive ricercando le cause di tale inquinamento, attivando il controllo degli impianti dislocati nell’area e avviando la procedura per una idonea e opportuna bonifica. (con spese a carico dei responsabili), per intervenire a tutela della salute dei territori e dei cittadini molisani che vi si stabiliscono.

 
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