Un uomo ha rubato oggetti sacri da una chiesa per venderli in cambio di oro. La refurtiva non ha prodotto il profitto sperato
Non è tutto oro quello che luccica, nemmeno i calici e le patene. Un detto popolare dice che un gentiluomo Busto Arsizio evidentemente non ha considerato: l’uomo infatti è entrato in una delle chiese della città, rubando bicchieri di vino e piattini su cui erano deposte le ostie. Con il bottino prelevato dal tabernacolo noi siamo è andato a un acquisto d’orodove fece l’amara scoperta: gli oggetti sacri rubati non erano composti interamente d’oro. Deluso e con le tasche vuote, lo ha fatto gettò tutto in un cespuglio.
LA CONFESSIONE – L’uomo era già noto alla polizia. Lo stesso giorno in cui lo è presentato alla stazione di polizia dove è tenuto a firmare, indossando gli stessi abiti con cui aveva commesso il furto. Il particolare infatti ha permesso alla polizia di riconoscere l’individuo visione delle riprese delle telecamere a circuito chiuso presenti all’interno della chiesa. Quando la polizia gli ha mostrato le immagini e i video, l’uomo ha ammesso di aver rubato gli oggetti sacri, aggiungendo tutti i dettagli della storia. Era denunciato per furto aggravato. La polizia ha precisato che “la sua posizione sarà valutata anche in vista di un possibile aggravamento della misura cautelare”.