incontro con il clero del Settore Centrale della diocesi. Monsignor Reina, “ha espresso tutta la sua paternità nei confronti dei sacerdoti” – .

incontro con il clero del Settore Centrale della diocesi. Monsignor Reina, “ha espresso tutta la sua paternità nei confronti dei sacerdoti” – .
incontro con il clero del Settore Centrale della diocesi. Monsignor Reina, “ha espresso tutta la sua paternità nei confronti dei sacerdoti” – .
(Foto Vatican Media)

Oggi, alle 16, Papa Francesco è arrivato nella parrocchia di Santa Croce in Gerusalemme e ha incontrato un centinaio di sacerdoti: i parroci del settore Centro della diocesi di Roma, i viceparroci del settore, un gruppo di rettori della chiese del centro storico, diversi cappellani ospedalieri. Il Papa è stato accolto da mons. Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma; mons. Francesco Pesce, coordinatore pastorale del settore Centro della diocesi di Roma; e don Alessandro Pugiotto, parroco di Santa Croce in Gerusalemme. Dopo un breve saluto del vicegerente e la recita di un salmo, secondo un comunicato del Vicariato di Roma, c’è stato spazio per il dialogo con i presbiteri. L’incontro è durato poco più di due ore; poi, il Pontefice ha salutato tutti i presenti, uno per uno, ed è rientrato in Vaticano. Il vescovo, mons., parla di un “incontro molto cordiale”. Regina. “Il Papa – prosegue – ha espresso tutta la sua paternità nei confronti dei sacerdoti ma anche la sua peculiarità pastorale. Si è trattato di un pastore che ha raccontato la sua esperienza e dato consigli molto utili per la situazione pastorale del centro storico. I sacerdoti erano tutti molto contenti. Ringraziamo il Santo Padre per il tempo che ci ha dedicato”.

(Foto Vatican Media)

“È stata una grande gioia per i sacerdoti del settore poter incontrare il vescovo della nostra diocesi – dichiara mons. Pescare -; abbiamo provato a raccontare al Santo Padre, prendendo a prestito le parole di Amoris Laetitia, la ‘meravigliosa complessità’ di questa porzione della Chiesa di Roma, dove è rappresentato il mondo intero, e che sarà la porta d’ingresso al Giubileo. L’emozione di questo incontro si è trasformata subito in gratitudine e preghiera per il Papa. È stato un grande momento di comunione, un tratto di strada percorso fianco a fianco che ci dà nuovo slancio per il nostro servizio non solo ai cattolici del centro storico ma al mondo intero, che qui ogni giorno incontriamo nei volti dei turisti e pellegrini”. Non sono molti “gli abitanti del centro storico – prosegue il coordinatore pastorale, che è anche parroco di Santa Maria ai Monti – ma la maggioranza dei romani viene qui per lavorare. E anche se nelle nostre parrocchie non ci sono molti giovani, la sera i giovani di Roma sono tutti nel centro storico». “Abbiamo parlato delle potenzialità delle chiese del centro storico, non dei problemi – osserva don Pugiotto –, con uno sguardo al futuro, al Giubileo, all’accoglienza dei pellegrini, dei romani che vengono qui per lavorare. Le potenzialità delle chiese del centro, che non sono morte, ma vive e vegete. Davvero un bellissimo incontro, in cui il Papa ci ha aiutato molto a guardare il positivo, il bello”.

 
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