sesta tappa in Muzic, Vollering allunga – .

sesta tappa in Muzic, Vollering allunga – .
sesta tappa in Muzic, Vollering allunga – .

Evita Muzic è sempre stata una scalatrice molto promettente, ma negli ultimi anni ha salito gli ultimi gradini a grande velocità. Quelle promesse si sono trasformate oggi in una vittoria molto prestigiosa al Vuelta Spagna, non dalla fuga come nell’ultima fase del Giro2020 (quando dietro di lui arrivarono altri due che emersero come Niamh Fisher-Black e Juliette Labous), Ma in un faccia a faccia diretto Demi Vollering, che ha scavato un altro solco importante per la sua maglia rossa.

A La Laguna Nera la ventiquattrenne francese ha centrato un successo di grande valore di fronte a colui che, secondo voci sempre più insistenti, sarà il suo capitano per i prossimi anni, visto che ha recentemente rinnovato con FDJ-Suez fino al 2027. Ma sulle concessioni anticipate non c’è spazio per ripensamenti, perché Muzic si è guadagnato la vittoria sfruttando negli ultimissimi metri l’unico difetto possibile nella solidissima prestazione di Vollering, che ancora una volta ha provato e quasi è riuscito a staccarsi da tutti al passo, incluso Elisa Longo Borghini, ancora saldamente al secondo posto assoluto. Con questa vittoria Muzic sale invece al sesto posto, eguagliando il piazzamento dello scorso anno, quando perdeva tempo tra i tifosi e poi recuperava in salita. La stessa operazione che vorrà compiere domenicaquando troverà un’altra salita perfetta per le sue caratteristiche.

Vuelta España 2024, le novità della sesta tappa

La prima notizia importante arriva in mattinata, prima di lasciare Tarazona: non si ripartirà Gaia Realiniche ha riportato un lieve trauma cranico nella caduta di ieri, oltre a dolori al gomito e al petto, e si ritira Kasia Niewiadoma: “Dopo aver avuto a che fare con un lieve malore sin dalle Ardenne, il nostro staff medico ha deciso che la cosa migliore per Kasia è lasciare la gara in anticipo per consentire un completo recupero”si legge nel comunicato stampa. Il Canyon//SRAM continua il suo giorno e la settimana sfortunati con la caduta di Ricardo Bauernfeind in trasferta, ma il tedesco può continuare la tappa.

Kasia Niewiadoma non riparte per la sesta tappa ©Canyon//SRAM Racing

L’inizio in salita con l’Alto de la Colorada invita a diversi tentativi per formare una grande fuga: ci prova più volte Petra Stiasny (Fenix-Deceuninck), mentre Movistar esce per primo Jelena Eric e poi in coppia Liane Lippert E Olivia Baril, ma tutti questi piccoli gruppi verranno ripresi. Poi ci prova da solo Eva van Agt (Team Visma Lease a Bike), la cui azione è stata respinta dal vento contrario. Per il quartetto giusto servono quasi cinquanta chilometri: inizialmente all’attacco Laura Molenaar (VolkerWessels) e Claudia San Giusto (Eneicat-CMTeam), raggiunto da Fauve Bastiaenssen (Lotto Dstny) e Aurela Nerlo (WinSpace).

I fuggitivi guadagnano presto un vantaggio di oltre tre minuti, nel lungo tratto quasi pianeggiante che porta alla salita finale. Un approccio abbastanza tranquillo per il gruppo, controllato dal SD Worx Protime e da Team Visma noleggio bici. A -20 il gruppo è ormai a soli venticinque secondi di distacco, mentre Molenaar e Bastiaenssens vanno avanti, continuando a scattare in solitaria. L’ex cestista belga (in Nazionale fino agli under 20, compagno di squadra di diversi campioni d’Europa in carica) viene sorpreso poco prima del traguardo volante di Vinuesa, dove Marianne Vos passa per prima e consolida la sua maglia verde.

Per favore, non fermare il Muzic

E il Lidl Trek a guidare il gruppo all’inizio della salita di La Laguna Negra (6,5 km al 6,7%), affrontata per la prima volta alla Vuelta. Anche Vos si mette a disposizione Riejanne MarkusMentre Grazia Marrone è lui a dettare il ritmo nei primi chilometri di salita. Il ritmo dell’australiano L’FDJ-Suez compie una prima significativa scrematura, ed è a -4 dalla vettalascia il compito a Demi Vollering. Questa volta la maglia rossa controlla di testa senza accelerare particolarmente, mentre alle sue spalle cominciano a perdersi pezzi importanti, tra cui uno Sara Gigante meno luminoso di ieri.

Ci vogliono quasi due chilometri prima Marlen Reusser ha deciso di aiutare il suo capitano, in un momento in cui il ritmo stava rallentando. A meno di due chilometri dalla vetta nel gruppo dei migliori ce ne sono ancora più di diecicon tutti i migliori già visti ieri e uno sorprendente Ingvild Gåskjenn (Liv AlUla Jayco), che continua la sua incredibile forma anche in una salita teoricamente un po’ fuori dalla sua profondità. Il primo da provare invece Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), che costringe nuovamente Vollering a chiudere, mentre Reusser termina l’opera e si stacca.

A millequattrocento metri dal traguardo ritorniamo tutti insieme, con la maglia rossa che conta alle nostre spalle. Al volante di Vollering ci sono ancora Elisa Longo e Borghini Yara Kastelijngli inseguitori immediati anche ieri a Jaca, che anche oggi però si sono lasciati andare per circa 600 metri, sull’ulteriore frustata di Vollering. Non possono seguire Markus, Bauernfeind e nessuno dei due Juliette Labous, mentre una brillante Évita Muzic salta sulla ruota, rimanendo incollata per tutto il finale forzando su uno dei tratti più duri della salita. Per Vollering l’importante è guadagnare più secondi possibili su Longo Borghini e gli altri dal punto di vista generale, mentre Muzic ha tenuto qualcosa per il finale e va a conquistare la vittoria con uno sprint negli ultimi metri.

Con questa vittoria la francese sale al sesto posto in classifica, a 2’42” da un Vollering sempre più leader. Longo Borghini chiude la tappa al quinto posto a 21″, separato negli ultimi metri da Kastelijn e Markus, ed ora paga 56″ dalla maglia rossa. Labous, Bauernfeind e guadagnano anche posizioni Niamh Fisher-BlackMentre Kristen Faulkner arriva oltre i due minuti e scende al decimo posto. Da segnalare un’altra ottima prestazione di Monica Trinca colonnello (Bepink-Bongioanni), ancora una volta tra le prime venti in salita nella prima importante corsa a tappe della sua giovanissima carriera.

 
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