Olbia Tre strisce nere lungo l’asfalto e un piccolo aereo che termina il suo volo in mezzo all’erba ingiallita. All’aeroporto scatta l’allarme rosso: fermate le operazioni di decollo e atterraggio, ora sulla pista sfrecciano i mezzi dei vigili del fuoco e della polizia di frontiera Costa Smeralda. Nessun problema a bordo: i tre membri dell’equipaggio stanno bene e sono scesi dall’aereo senza nemmeno un graffio. I problemi, tuttavia, si sono verificati sia all’interno che nei cieli sopra l’aeroporto, tra cui decine di voli ritardati e cancellati e persino alcuni aerei dirottati. Per oltre cinque ore ieri l’aeroporto di Olbia è rimasto chiuso al traffico aereo, con centinaia di passeggeri ammassati davanti ai gate e ai banchi check-in. Un pomeriggio interminabile di caos e disagi iniziato intorno alle 13.30 quando un aereo partìEnav all’improvviso è uscito fuori strada. L’incidente è stato causato molto probabilmente dallo scoppio del pneumatico posteriore sinistro dell’aereo. In ogni caso, come da procedura, è stata avviata un’indagine interna da parte dell’Enac per fare piena luce sulle cause dell’incidente. L’aeroporto della Costa Smeralda, dopo la rimozione dell’aereo e la messa in sicurezza della pista, è stato finalmente riaperto intorno alle 18.45.
L’incidente Il piccolo aereo Enav, un Piaggio P180 che può trasportare un massimo di nove passeggeri, viene utilizzato in tutta Italia per testare i sistemi di sicurezza aeroportuale attraverso una lunga serie di rilievi e misurazioni radio. Ieri però il problema si è verificato in fase di atterraggio. Appena toccato il suolo della pista della Costa Smeralda, il Piaggio P180 ha girato in parte su se stesso ed è finalmente uscito dalla lunga striscia di asfalto. I soccorsi sono stati immediati. Sul posto sono intervenute diverse vetture dei vigili del fuoco dell’aeroporto. Al centro della pista c’era anche la polizia di frontiera, guidata dal gestore Cristiano Puddu, e ovviamente il resto del personale di sicurezza dell’aeroporto di Olbia. Una volta accertato il buono stato dell’equipaggio dell’ENAV, sono iniziate le lunghe operazioni per allontanare l’aereo dal bordo pista. Solo dopo poche ore l’aereo è stato rimorchiato sul piazzale dell’aeroporto. Quanto alle cause, inizialmente si è pensato all’azione del forte vento che ha spazzato la città per tutta la giornata di ieri. Alla fine, però, non sembrano esserci dubbi che la causa dell’uscita di pista sia stata la rottura di uno dei tre pneumatici dell’aereo.
Gli inconvenienti L’incidente ha naturalmente dato origine a una lunga serie di disagi, considerato che la stagione estiva è ai nastri di partenza e sono già numerose le tratte che collegano Olbia con gli altri porti italiani ed europei. La Costa Smeralda è stata chiusa nel giro di pochi secondi e, a fine giornata, quattro voli sono stati dirottati sugli altri aeroporti isolani: uno a Cagliari e tre annunci Alghero. Tuttavia, una trentina di voli sono stati cancellati o hanno subito forti ritardi, sia in partenza che in arrivo. In breve tempo l’aeroporto della Costa Smeralda si è riempito di passeggeri con bagagli al seguito in attesa di prendere il proprio aereo. Soprattutto i turisti che hanno cominciato ad affluire sull’isola in occasione del ponte del 1° maggio. Il personale dell Geasar, cioè la società che gestisce l’aeroporto di Olbia, e gli uomini della polizia di frontiera, che hanno assicurato il mantenimento dell’ordine e della sicurezza all’interno di uno scalo ormai gremito di passeggeri. Nonostante i grossi disagi non si sono registrati momenti di particolare tensione. Dopo più di cinque ore di sospensione di tutte le operazioni sulla pista, l’aeroporto è stato riaperto intorno alle 18.45 e la situazione è lentamente tornata alla normalità, anche se ritardi e cancellazioni si sono protratti fino a tarda sera.
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