“Non ho mai augurato la morte a nessuno” – Libero Quotidiano – .

Avanti e indietro nel mezzo Massimo Giannini E Brunella Bololi di Lilli Gruber a Otto e mezza, sì La7, nella puntata del 3 maggio, su chiacchierata il 25 aprile ideato dall’ex direttore de La Stampa ed editorialista de La Repubblica. Sul gruppo Whatsapp sfottò sulla “sinistra sempre divisa” e scoppiò la polemica per un commento al generale Vannacci: “Uccidiamolo“. “Lo sei stato scheggiato da più parti”, scherza il conduttore.

“Non fatevi fregare”, chiarisce Giannini, un po’ infastidito dall’ironia di Gruber. “Siamo tutti vittime degli squadristi digitali e di chi in quelle redazioni usa come si dice il manganello e l’olio di ricino Tommaso Montanari. La stessa Bolloli», attacca l’editorialista, «se andiamo a fare la rassegna stampa vediamo certi giornali da far accapponare la pelle. Fanno certi titoli…”

Quindi il giornalista di Gratuito lui risponde: “Ma noi non abbiamo mai augurato la morte a nessuno! Possiamo fare titoli provocatori”.

«Dalla famosa chiacchierata che aveva lo scopo di augurarci un buon 25 aprile è nata una condivisione vasta e diffusa», sottolinea Massimo Giannini. Conclude: “La democrazia è un valore che va difeso ogni giorno. Non ti impegni mai nell’autocritica o nella critica al governo. Non mi impegnerò mai in politica ma voglio difendere la democrazia e la Costituzione”.

Ecco il botta e risposta tra Giannini e Bolloli

 
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