didattica innovativa in carcere per gli studenti del ‘Don Peppino Diana’ – NTR24.TV – .

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didattica innovativa in carcere per gli studenti del ‘Don Peppino Diana’ – NTR24.TV – .

La didattica innovativa è stata sperimentata ieri dagli studenti del VA del liceo scientifico dell’Iis Don Peppino Diana di Morcone nella sala polivalente del carcere di Benevento.

Il libro “Parlami dentro. Oltre il carcere, lettere di (r)esistenza”, ideato e curato dalla dottoressa Marilù Ardillo, nato da un progetto della Fondazione Vincenzo Casillo che ha generosamente messo a disposizione il testo per gli studenti e alcuni ospiti del carcere di Benevento coinvolti in un progetto di lettura .

Così, riprendendo la brillante intuizione di Ardillo, è nata l’idea ancora più accattivante di uno scambio di lettere tra studenti e detenuti, scambio che si è concretizzato questa mattina attraverso la lettura di quanto i protagonisti si sono confidati.

Ne è emerso un incontro molto coinvolto, un’esperienza di grande empatia emotiva e relazionale ma, soprattutto, un invito a riflettere sul fatto che i “colpevoli”, in fondo, sono le prime vittime di un sistema che non funziona correttamente; altrimenti le carceri non avrebbero ragione di esistere perché la prevenzione distoglierebbe con tutti i mezzi la gente dalla criminalità.

Un momento dal grande valore formativo; una modalità trasversale e inusuale di insegnamento, proprio dell’educazione civica, che permette agli studenti di fare un’esperienza forte, un invito a riflettere su quanto sia necessario orientare la vita verso scelte che mettano sempre al primo posto la persona – in particolare la sua dimensione relazionale – il rispetto della regole e il bene comune, che si nutre di gratuità e reciprocità.

L’arduo compito affidato agli insegnanti è quello di formare cittadini consapevoli e responsabili, educarli alla cittadinanza ma ad una cittadinanza ampia e articolata, fatta di senso della legalità, di etica della responsabilità, di pensiero critico, di capacità di argomentare, di discutere e condividere esperienze con gli altri indipendentemente dalle affinità culturali, sociali, linguistiche, religiose, razziali, di opinione e politiche.

L’educazione alla cittadinanza, quindi, non può limitarsi alla mera conoscenza di norme e principi giuridici, non può coinvolgere solo la sfera cognitiva, conoscitiva, conoscitiva ma, soprattutto, deve coinvolgere la dimensione etica, relazionale e affettiva, fornendo agli studenti strumenti interpretare le informazioni, stimolarli ad assumere uno sguardo critico, indurli a porsi domande anziché accontentarsi di risposte prestabilite, fornire una cassetta degli attrezzi utilizzabile in ogni contesto. E l’incontro di oggi ha sicuramente raggiunto questi obiettivi.

Un forte ringraziamento va da tutta la comunità scolastica dell’IIS Don Peppino Diana al dottor Gianfranco Marcello, direttore del carcere di Benevento, per la sua disponibilità, al Presidente della Camera Penale, l’avvocato. Simona Barbone, complice di una proficua e consolidata collaborazione nella realizzazione del progetto sulla legalità, alla dottoressa Marilù Ardillo, ideatrice e curatrice del testo “Parlami dentro. Oltre il carcere lettere di (r)esistenza”, alla Fondazione Vincenzo Casillo, per il contributo indispensabile alla realizzazione del progetto, agli educatori, alla polizia penitenziaria e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento. E poi, un ringraziamento speciale e sentito va agli ospiti del penitenziario per aver voluto condividere con generosità e coraggio la loro esperienza di vita con gli studenti.

 
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