Angurie greche spacciate per italiane, olio e vino irreperibili: scattano denunce e sequestri

Angurie greche spacciate per italiane, olio e vino irreperibili: scattano denunce e sequestri
Angurie greche spacciate per italiane, olio e vino irreperibili: scattano denunce e sequestri

SALENTO – Angurie greche spacciate per “Made in Italy” e 1.800 litri di olio e vino sequestrati perché privi di etichettatura e quindi non tracciabili.

È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza dell’Azienda di Gallipoli e dagli Ispettori del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale Controllo Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari della Masaf, nell’ambito dei controlli straordinari predisposti dall’Autorità nazionale protocollo d’intesa per la tutela dei consumatori e del made in Italy.

L’indagine è stata condotta nei confronti di un’azienda del basso Salento operante nel settore dell’ingrosso di “ortofrutta fresca” e ha consentito di rilevare come l’azienda sottoposta al controllo avrebbe mascherato la tracciabilità di un ingente quantitativo di angurie provenienti dall’estero, ed in particolare dalla Grecia, di cui non è certa la reale zona di produzione in quanto non tracciata su carta, per essere rivenduto sul territorio nazionale in quanto di origine e coltivazione italiana.

La procedura di confezionamento per la messa in vendita si è conclusa con l’utilizzo di “packaging” ingannevoli, recanti false indicazioni sulla zona di origine e di produzione e simboli italiani volti a trarre in inganno gli intermediari e il consumatore finale.

Il legale rappresentante della società è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per l’ipotesi di reato di “truffa in commercio e vendita di prodotti con segni falsi”, mentre Sono state sottoposte a sequestro penale su disposizione dell’Autorità Giudiziaria 9 tonnellate di angurie. Nel corso dell’intervento sono stati individuati anche due lavoratori intenti a svolgere la propria attività lavorativa “in nero”.

Ulteriori accertamenti e riscontri sono in corso da parte delle Fiamme Gialle Gallipoli atti documentali volti ad accertare eventuali irregolarità di carattere fiscale e contributivo.

L’attività ispettiva congiunta ha fatto emergere anche altre violazioni natura amministrativa sulla tracciabilità degli alimenti, consentendo il ritrovamento e il sequestro amministrativo di 2 tonnellate di carciofi, 1.500 litri di olio d’oliva sfuso e in lattina, presumibilmente extravergine e 300 litri di vino, il tutto privo di etichettatura che ne attestasse la tracciabilità e la qualità.

link sponsorizzato

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Serve un tavolo urgente, il lavoro ripaga” – .
NEXT nuovo prezzo MINIMO – .