Inizia il viaggio degli studenti liguri nella Venezia Giulia, nell’Istria e nella Dalmazia per conoscere la tragedia delle foibe – .

Inizia il viaggio degli studenti liguri nella Venezia Giulia, nell’Istria e nella Dalmazia per conoscere la tragedia delle foibe – .
Inizia il viaggio degli studenti liguri nella Venezia Giulia, nell’Istria e nella Dalmazia per conoscere la tragedia delle foibe – .

Inizia domani, 5 maggio, il viaggio degli studenti liguri nella Venezia Giulia, nell’Istria e nella Dalmazia che, tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi, furono teatro di persecuzioni contro la popolazione italiana autoctona: molti italiani furono gettato nelle profondità carsiche, dette foibe; migliaia di famiglie furono costrette a fuggire e si rifugiarono in Italia in un drammatico esodo. L’iniziativa è organizzata dalla Giunta Regionale sulla base della legge regionale n. 29 del 24 dicembre 2004 “Attività della Regione Liguria per l’affermazione dei valori della memoria del martirio e dell’esodo dei Giuliani e Dalmati”.

Il programma prevede, lunedì 6 maggio, la visita al sacrario militare di Redipuglia, il più grande d’Italia, che ospita le salme di oltre 100mila soldati caduti nella Prima Guerra Mondiale e, successivamente, il trasferimento nella Foiba di Basovizza è in programma, vicino Trieste: la miniera dismessa è stata teatro di molteplici esecuzioni, diventando un “luogo della memoria” per le famiglie degli infoibati.
Martedì la delegazione visiterà il museo “Campo profughi di Padriciano” per poi raggiungere Pola dove, mercoledì, incontrerà gli studenti del liceo italiano Dante Alighieri ei rappresentanti della comunità italiana della città. Tra le tappe più significative, infine, c’è la visita, a Pisino, alla gravina sul fiume Foiba e al Castello di Montecuccoli, che sovrasta il torrente e che nell’aprile e maggio del 1945 fu teatro di spietate esecuzioni contro gli italiani.

Tredici studenti liguri hanno vinto la 22esima edizione del concorso regionale “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti delle persone”, accompagnati da cinque insegnanti. Sei consiglieri regionali e cinque rappresentanti liguri dell’Associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia.

 
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