“Ci sono progressi significativi nei negoziati” tra Hamas e Israele sulla proposta di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi a Gaza: lo ha annunciato l’emittente egiziana Al-Qahera News, legata ai servizi segreti del Paese, citando una fonte anonima. I mediatori egiziani hanno “raggiunto una formula concordata sulla maggior parte dei punti controversi”, ha aggiunto.
Al Cairo sono ripresi i colloqui per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco. Secondo i media egiziani si registrano “progressi significativi” e la liberazione degli ostaggi è vicina. Anche se Israele dice che la guerra andrà avanti comunque, sembra che Hamas sia d’accordo a rilasciare le persone rapite il 7 marzo. “Stiamo aspettando con ansia di vedere la posizione finale di Hamas. L’informazione non è ancora arrivata”, ha detto una fonte israeliana citata da Haaretz, aggiungendo che “alla luce delle esperienze passate, anche se Hamas afferma di seguire le linee guida, i piccoli dettagli e le riserve che presenterà potrebbero causare lo scioglimento dell’accordo. “
Blinken avverte: “Un attacco a Rafah avrebbe conseguenze inaccettabili”. Intanto l’agenzia Wafa riferisce che sei palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania.
Israele potrebbe liberare Barghouti
Israele non si oppone più alla richiesta di rilascio di Hamas Marwan Barghouti di Fatah nell’ambito dei negoziati sugli ostaggi e sul cessate il fuoco. È quanto riporta il quotidiano Asharq Al-Awsat, con sede a Londra, citando fonti vicine ai negoziati, rilanciato dal Times of Israel. Secondo il giornale, Israele insiste affinché Barghouti vada a Gaza piuttosto che in Cisgiordania se viene rilasciato. Barghouti è stato arrestato da Israele nel 2002 e sta scontando 5 ergastoli con l’accusa di aver pianificato 3 attacchi durante la Seconda Intifada.