stavano lavorando per posizionare delle boe a Villasimius – .

stavano lavorando per posizionare delle boe a Villasimius – .
stavano lavorando per posizionare delle boe a Villasimius – .

L’immersione a 107 metri di profondità per raggiungere i resti del piroscafo mercantile San Marco, davanti a Villasimius, è riservata solo a subacquei esperti. Come Stefano Bianchelli, 56 anni, e Mario Perniciano, 60, dispersi da ieri al largo della Sardegna sud-orientale.

Si erano immersi a una profondità di oltre ottanta metri per posizionare delle boe vicino al relitto della nave varata nel 1919 e affondata dal sommergibile Clyde il 1° giugno 1941, mentre navigava da Civitavecchia a Cagliari. Per Bianchelli quell’attività è un lavoro: da quasi trent’anni è infatti titolare di uno dei primi diving center di Villasimius che, oltre a vari corsi di immersione, propone escursioni ai relitti tra cui quello del San Marco.

Questa domenica era con lui l’amico Perniciano, che lo aveva accompagnato in tante altre immersioni, per aiutarlo a posizionare le boe di segnalazione, probabilmente assicurandole al fondale con delle corde. Insieme a loro c’era un altro uomo che guidava la barca appoggio che li aveva portati sul luogo dell’immersione.

È stato proprio quest’ultimo, non vedendoli salire, a chiamare il 15.30, facendo scattare le perquisizioni già da ieri sera alle 17.30. Sul posto si sono subito recate le motovedette della Capitaneria di Porto, i sommozzatori dei vigili del fuoco e gli elicotteri della Guardia Costiera e dei vigili del fuoco che hanno perlustrato quel tratto di mare tra Villasimius e l’isola di Serpentara, ma senza trovare nulla.

Questa mattina sono riprese le ricerche anche con il robot subacqueo rov, arrivato dalla Penisola ma dei due ancora nessuna traccia. Domani arriverà a Villasimius anche un cacciamine della Marina Militare: a bordo ci saranno dei sommozzatori che immergeranno anche un altro robot per le grandi profondità. Intanto anche la polizia è al lavoro per ricostruire quanto accaduto domenica.

Le speranze di ritrovare i due ancora vivi sono scarse al minimo, ma nessuno vuole arrendersi. «Questa vicenda ha colto tutti di sorpresa vista l’esperienza di Bianchelli che conosco personalmente e che è stato uno dei primi a creare un diving center qui a Villasimius – dice il sindaco Gianluca Dessì – Sono affranto e dispiaciuto e tutto il settore è inquieto questo evento catastrofico, come Comune e area marina protetta stiamo offrendo tutto il supporto necessario alla ricerca”.

Le attività per ritrovare i due subacquei proseguono fino al buio e riprenderanno domani alle prime luci.

 
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