Da Palermo a Podgorica, a-fact vince il concorso per il nuovo quartiere dei musei – BlogSicilia – .

Da Palermo a Podgorica, a-fact vince il concorso per il nuovo quartiere dei musei – BlogSicilia – .
Da Palermo a Podgorica, a-fact vince il concorso per il nuovo quartiere dei musei – BlogSicilia – .

Il gruppo guidato dallo studio a-fact e composto da LAND, Maffeis Engineering e Charcoalblue, vince il concorso internazionale per la progettazione architettonica del Museo di Arte Contemporanea, del Museo di Storia Naturale e del Parco delle Arti e della Cultura di Podgorica, il capitale del Montenegro.

Progetto selezionato tra 48 proposte provenienti da tutto il mondo

Il progetto è stato selezionato da una giuria internazionale tra 48 proposte di studi riconosciuti a livello mondiale tra cui Sou Fujimoto, Junya Ishigami, Diller Scofidio + Renfro, Snøhetta, MCA – Mario Cucinella Architects e Stefano Boeri Architetti.

Cosa propone il progetto

Il progetto vincitore “propone un’architettura iconica capace di connettere cultura e natura, riunendo il fiume Morača con la città. Il nuovo distretto artistico e culturale sarà un catalizzatore per la vita sociale di Podgorica, diventando un attrattore pubblico vivace e dinamico. Gli edifici promuovono un nuovo paradigma di sostenibilità incoraggiando l’interazione tra spazi interni ed esterni ed esplorando l’uso contemporaneo di materiali e tecniche di costruzione locali”, secondo gli architetti Andrea Rossi, Giovanni Sanna e Pierluigi Turco, cofondatori di a-fact.

Il progetto è stato apprezzato dalla giuria per la “composizione architettonica composta da tre volumi distinti ma correlati, che emergono dalle sponde del fiume e danno vita ad un nuovo punto di riferimento per la città, destinazione civica sia per i residenti che per i visitatori. La proposta progettuale trae ispirazione dalla splendida natura del Montenegro, mentre le facciate in pietra rendono omaggio alle montagne circostanti e danno vita a un nuovo linguaggio architettonico che si fonde con il parco e il fiume”.

Attrattore urbano

Il nuovo Distretto dei Musei e il Parco delle Arti e della Cultura costituiranno una nuova attrazione urbana e ospiteranno un ampio programma di eventi pubblici per celebrare la cultura locale, l’arte e il patrimonio storico. La sua architettura iconica attirerà visitatori da tutto il mondo, favorendo lo scambio interculturale e promuovendo l’economia creativa. Il Museo d’Arte Contemporanea, il Museo di Storia Naturale e la Casa dell’Architettura offriranno mostre permanenti e temporanee, laboratori di ricerca e didattica, spazi di incontro informale, il nuovo giardino botanico e un ampio spazio esterno flessibile per eventi che si integra con il nuovo lungomare , offrendo prospettive mozzafiato sul fiume e sulla città.

Struttura che guarda all’ambiente

Ciò che gli edifici portano via dal territorio, lo restituiscono con un tetto rigoglioso che si fonde con il paesaggio e si trasforma in un nuovo luogo di ritrovo all’aperto con splendide viste sul lungofiume. Il tetto verde dissolve la linea tra l’edificio e il terreno. Ciò garantisce un movimento continuo attraverso il paesaggio e arricchisce ulteriormente la biodiversità del luogo.

Il progetto paesaggistico con la sua infrastruttura verde-blu parte dall’analisi del sito con l’obiettivo di incorporare i valori esistenti e migliorare la biodiversità del parco con il mantenimento di 290 alberi, l’aggiunta di 532 nuovi alberi di diverse essenze e di 900 arbusti. Inoltre vengono sottolineate le connessioni del parco museale con la città con particolare attenzione al lungofiume con una migliore fruibilità da parte dei cittadini. Le scelte hanno un impatto positivo sulle prestazioni ambientali dell’intero progetto, per quanto riguarda il sequestro del carbonio, la produzione di ossigeno e l’abbattimento del particolato.

“Quello che abbiamo presentato è la visione di un’architettura che genera un nuovo paesaggio fluviale e collega così il fiume con la città. Il progetto è un contributo alla rigenerazione dei fiumi nell’ambito della legge europea sul ripristino della natura”, spiega Andreas Kipar, fondatore di LAND.

In nome della sostenibilità

La sostenibilità è al centro della proposta progettuale che mira ad adottare e integrare strategie ambientali passive e attive volte a ridurre il consumo energetico complessivo per riscaldamento, raffrescamento, illuminazione artificiale e utilizzo di acqua potabile. Inoltre, l’implementazione di tecniche costruttive innovative, abbinate all’utilizzo di materiali locali, genera un impatto positivo sull’intero ciclo di vita degli edifici e sulla loro riduzione globale delle emissioni di anidride carbonica.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Quindi la tragedia è dietro l’angolo” – .
NEXT Immobile ancora in partenza, Hysaj c’è – .