Roma, 7 maggio. (askanews) – Il governatore della Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari. L’accusa è di corruzione “per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio”, nell’ambito di un’indagine che ha portato in carcere il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini, e l’imprenditore e l’ex presidente del Livorno, Aldo Spinelli, agli arresti domiciliari. Dopo la diffusione della notizia, la società multiservizi Iren, di cui Signorini è amministratore delegato, ha perso in Borsa il 5%. Il governatore della Liguria è accusato di aver accettato le promesse di vari prestiti di Aldo Spinelli e del figlio Roberto Spinelli e di aver ricevuto complessivamente 74.100 euro per l’impegno a “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo da libera ad una società privata, per agevolare l’iter di una procedura edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo pendente presso le sedi regionali, per accelerare ed approvare l’iter di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse a Terminal Rinfuse Genova Srl (controllata al 55% da Spinelli Srl), di assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile Itar e Carbonile Levante, di assegnare a Spinelli un’area demaniale utilizzata dalla concessionaria Società Autostrade e di agevolare l’imprenditore nella pratica di “ seppellire” Discesa del centro. Toti è inoltre accusato, insieme al suo capo di gabinetto Matteo Cozzani, finito anche lui agli arresti domiciliari, di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, direttore dell’Esselunga, di un prestito illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunali 2022, in risposta all’impegno di sbloccare due casi Esselunga pendenti in Regione.
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