Sindacato sindacale a Palermo per la morte dei cinque operai di Casteldaccia – .

Davanti alla prefettura in via Cavour si sono radunate circa trecento persone. Anche per oggi è stato proclamato uno sciopero generale

Pubblicato:07-05-2024 14:26

Ultimo aggiornamento:07-05-2024 14:26


PALERMO – Un A Palermo si sono svolti sit-in con circa trecento personedavanti alla prefettura, in via Cavour, per protestare dopo la morte del cinque operai a Casteldaccia. L’iniziativa è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil Lavoratori di Palermo che hanno indetto anche per oggi uno sciopero generale di quattro ore all’inizio del turno di lavoro. I vertici regionali del ‘triplo’ sono arrivati ​​anche in via Cavour, dove il traffico automobilistico è bloccato. In strada anche una delegazione della Fillea Cgil Palermo con uno striscione: “#bastamortisullavoro”.

Il segretario della Cgil di Palermo, Mario Ridulfo, è durissimo: “Questa tragedia non è nata da un incidente – dice -. Non conosciamo le cause che lo hanno prodotto ma sappiamo cosa si nasconde dietro quanto accaduto: le regole che hanno determinato la precarietà del mondo del lavoro”. Secondo Ridulfo: “quando un lavoratore è precario è fragile e ricattabile, non può rifiutarsi di scendere in un pozzo o di salire su un’impalcatura”. Il segretario della Cgil Palermo conclude poi: “Bisogna andare a fondo delle cose e metterci mano”. cause che generano queste situazioni, modificando quelle norme che determinano gli equilibri di potere nel mondo del lavoroaltrimenti continueremo ad assistere a commemorazioni sterili e inutili”.
Leonardo La Piana, segretario della Cisl Palermo-Trapani, sottolinea il problema della carenza di ispettori del lavoro: “Gli inquirenti chiariranno i contorni di questa tragedia ma di fatto sappiamo che finché non aumenteranno i controlli e non ci saranno ispettori del lavoro a controllare tutto Per le aziende non ci saranno progressi in termini di sicurezza”, è l’amara constatazione.

La Piana allora lancia l’allarme: “Siamo alla vigilia di investimenti importanti con risorse del Pnrr, se il sistema non cambia andremo incontro ad una carneficina. le aziende capiscono che la sicurezza non è un costo ma un investimento”. In piazza anche la segretaria della Uil regionale Lusiella Lionti: “Da anni chiediamo interventi concreti contro gli infortuni sul lavoro – ricorda. Ormai è un massacro continuo. Questi non sono incidenti ma omicidi. Chiediamo un tavolo permanente sulla sanità, chiediamo che arrivino gli ispettori per controllare le imprese e chiediamo che vengano chiuse quelle in regola”.

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