Incendio alla Pmg, il titolare e la madre finiscono davanti al Gup – .

Incendio alla Pmg, il titolare e la madre finiscono davanti al Gup – .
Incendio alla Pmg, il titolare e la madre finiscono davanti al Gup – .

Il Comune di Volpago, per il danno ambientale, nonché l’Azienda Agricola Collalbrigo (che aveva diverse bottiglie di vino irrimediabilmente perdute) e la società che aveva provveduto alla locazione del magazzino. Sono alcune delle dichiarazioni rese dalla parte civile, oltre alle assicurazioni che sarebbero state truffate, nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta oggi davanti al gup Marco Biagetti contro Mirco Poloniato, 32 anni, e sua madre, la 64enne Giovannina Bortolomiol, indagata per l’incendio doloso che la sera del 5 gennaio 2022 ha semidistrutto la Pmg srl, azienda di logistica e trasporti di Vedelago.

Poloniato e Bortolomiol sono accusati di aver appiccato volontariamente il fuoco all’interno degli uffici della PMG con l’utilizzo di liquido accelerante. L’incendio ha preso piede dopo aver raggiunto due container contenenti 1.800 chili di sostanza altamente infiammabile. Il tutto, nelle ipotesi della Procura di Treviso, per riscuotere il premio assicurativo che era di 2 milioni di euro. La polizza è stata sottoscritta con Assicurazioni Generali.

Gli investigatori hanno effettuato accertamenti, acquisito testimonianze, visionato video e analizzato tabulati telefonici che hanno consentito di collocare la presenza dei due indagati nei pressi dell’azienda al momento dell’appiglio delle fiamme. Le Fiamme Gialle hanno svolto anche indagini economico-finanziarie, scoprendo che, entro un anno dall’evento, sarebbe scaduta la rata di riscatto del contratto di locazione dell’immobile bruciato, pagamento che non avrebbe potuto essere onorato se non attraverso un indennizzo assicurativo che garantirebbe inoltre nuovi macchinari, arredi e attrezzature.

Inoltre, sarebbe emerso che la Pmg sarebbe sprovvista di certificato di prevenzione incendi: l’azienda avrebbe infatti presentato diversi anni fa un progetto di prevenzione incendi e i Vigili del Fuoco avrebbero dato il benestare provvisorio subordinato ad alcuni lavori, mai realizzati. fuori. Anche dopo l’incendio del gennaio 2022, le raccomandazioni sono state ignorate.

Del tutto opposta è la posizione difensiva del titolare della Pmg, Mirco Poloniato, assistito dagli avvocati Lodovico Fabris e Urbano Bessegato, come quelle della madre (l’avvocato Fabio Busnardo): «Abbiamo evidenziato», avevano detto allora gli avvocati, «la totale infondatezza del movente ipotizzato dagli inquirenti sulla base di informazioni errate e con valutazione della documentazione agli atti senza le opportune verifiche». I difensori precisano che non vi sono state difficoltà economiche e che il risarcimento ottenibile a seguito dell’incendio è stato «notevolmente inferiore all’importo necessario per ricostruire l’immobile nelle stesse condizioni in cui si trovava prima dell’evento. Abbiamo poi documentato che la rata di riscatto del leasing era già stata prorogata prima dell’incendio al 1 maggio 2024”. La ricostruzione delle cause dell’incendio è stata contestata – con un parere parziale di esperti. «I rilievi – dicono gli avvocati – sono avvenuti 33 giorni dopo l’evento in una scena ormai contaminata. I nostri clienti non erano nel capannone al momento dell’incendio”.

Il Comune di Vedelago (assistito dall’avvocato Alessandro Michielan) chiede il risarcimento dei danni da inquinamento ambientale, in particolare per l’acqua utilizzata per spegnere le fiamme che, contaminata da sostanze nocive, sarebbe finita negli scarichi, rischiando di compromettere la falda acquifera . L’Amministrazione aveva attivato anche la protezione civile e la Polizia Locale, oltre agli uffici competenti. L’udienza è stata rinviata al 25 luglio.

 
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