“Ho avuto paura, è innegabile che non sia stata un’esperienza piacevole, ma quando ho capito che si trattava di una banda molto disorganizzata mi sono calmato e ho aspettato l’arrivo della polizia.” Brutta avventura per Tommaso Bianco, portavoce della Prefettura di Rimini, che era tra i clienti del Banco di San Geminiano e San Prospero mentre l’istituto di credito veniva derubato da tre malviventi. “Sono entrato in banca mentre la rapina era già in corso – racconta Bianco – e mi sono trovato davanti i rapinatori. Erano molto tranquilli e, a me, agli altri clienti e ai dipendenti, continuavano a dire che non ci avrebbero fatto del male. Una volta entrato, la prima cosa che mi hanno chiesto è stata di dargli il mio cellulare. Oltre al mio, ho dato loro anche il mio telefono di servizio per sicurezza, in modo che non iniziasse a squillare e potessero innervosirsi perché aspettavano che si aprisse la serratura a tempo della cassaforte.
Nel frattempo, secondo quanto emerso, dalla banca è scattato l’allarme rapina che ha portato le pattuglie dei carabinieri a precipitarsi in via Circonvallazione Occidentale. «Il tutto è durato una ventina di minuti – continua Bianco – e quando i rapinatori hanno visto dalle telecamere dell’istituto di credito che stavano arrivando le ‘gazzelle’ si sono resi conto che la rapina era andata male. Mi è sembrato subito che non fossero professionisti e mi ha rassicurato il fatto che continuassero a rassicurarci che non intendevano farci del male. Alla fine l’unico momento di vera tensione è stato quando è entrata la polizia ma sono stati gli stessi rapinatori a consegnare il denaro. coltelli e tutto ha funzionato per il meglio.
