Grande festa a Dortmund: il Borussia, per la terza volta nella sua storia, vola in finale di Coppa dei Campioni. Record fino ad oggi: un trionfo nel 1997 contro la Juventus di Lippi e Del Piero e una sconfitta contro il Bayern Monaco nel 2013. A Wembley il primo giugno i bavaresi potrebbero essere ancora una volta gli avversari dei gialloneri. Il nome dell’altra finalista, invece, si saprà solo al termine di Real Madrid-Bayern Monaco in programma mercoledì 8 maggio. Si riparte dal pareggio per 2-2 dell’Allianz Arena.
Nonostante la sfortuna vissuta dal PSG, questa squadra del Borussia merita la finale di Londra. Complimenti a Mister Edin Terzic, allenatore che ha il giallonero nelle vene visto che da giovanissimo era un ultras del “muro giallo” del Westfalenstadion. Ha fatto bene il tecnico a ripartire dalla grande delusione di un anno fa, quando perse la Bundesliga all’ultima giornata per differenza reti contro il solito Bayern Monaco. Bravi anche i dirigenti tedeschi che la scorsa estate, dopo aver ceduto il campione Bellingham al Real, hanno messo a disposizione gli uomini giusti per l’ottimo Terzic. Un grande esempio di rinascita dopo grandi amarezze; nel calcio vince con le idee e un progetto preciso.
Percorso netto in Champions League 2023-2024 per il Borussia Dortmund. Ha vinto gli ottavi con Milan, Newcastle e Paris Saint Germain, ha eliminato il PSV Eindhoven agli ottavi, l’Atletico Madrid ai quarti e ora il PSG. Naturalmente, girone a parte, nella fase ad eliminazione diretta anche la fortuna ha aiutato i gialloneri in termini di pareggio. Nota finale sull’arbitraggio di Daniele Orsato: bravo a gestire la gara, ma pesano i due rigori negati al Paris Saint Germain. Il mancato intervento del VAR Irrati è assurdo. Ennesima conferma che per i fischietti italiani la bulimia al rallentatore in campo vale solo per i nostri campionati casalinghi.