36 non sono più in vita – .

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36 non sono più in vita – .

a cura della Redazione
sono ancora 128 persone sono state rapite da Hamas il 7 ottobre e tenute in ostaggio a Gaza: è quanto emerge da un aggiornamento ufficiale pubblicato in Israele mercoledì 8 maggio e riportato da i24News.

A questi 128 ostaggi si aggiungono i quattro che erano nelle mani dell’organizzazione terroristica dal 2014 e 2015, ovvero i soldati Hadar Goldin e Oron Shaul, uccisi durante l’operazione Margine Protettivo, e gli israeliani Avera Mengistu e Isham Al-Sayed, entrambi affetti da malattie mentali e sono entrati di loro spontanea volontà nella Striscia di Gaza, dove sono stati immediatamente catturati.

Tra questi figurano i 128 ostaggi rapiti il ​​7 ottobre e ancora a Gaza 109 uomini e 19 donne, compresi due bambini sotto i 5 anni (Ariel e Kfir Bibas). Questo numero include 117 israeliani e 11 stranieri (8 dalla Tailandia, 1 dal Nepal, 1 dalla Tanzania e 1 franco-messicano). Da notare che anche gli altri due ostaggi francesi hanno nazionalità israeliana e sono quindi compresi nei 117 ostaggi israeliani.

Ecco i profili degli ostaggi ancora a Gaza

Di questi 128 prigionieri, 36 non sono più vivi. I loro corpi, però, restano nelle mani di Hamas. Un israeliano risulta ancora disperso.

Questo aggiornamento riguarda anche i 124 ostaggi liberati. Loro capiscono:

– 4 israeliani rilasciati prima dell’accordo di tregua raggiunto con Hamas a fine novembre e uno (Ori Meggidish) è stato salvato dall’esercito.

– 81 israeliani e 24 stranieri rilasciati in base all’accordo di tregua con Hamas tra il 24 e il 30 novembre.

– I corpi di 9 ostaggi uccisi da Hamas sono stati recuperati da Tsahal.

– 3 ostaggi sono stati uccisi accidentalmente dalle forze dell’IDF.

– 2 ostaggi sono stati salvati il ​​12 dicembre dalle forze dell’IDF a Rafah: Louis Har (71) e Fernando Merman (61).

(Foto: manifestazione per gli ostaggi del 31 dicembre 2023. ©Sofia Tranchina)

 
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