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Il governo malese intende donare esemplari di orango ai paesi che importano olio di palma prodotto dal paese asiatico, attraverso un’iniziativa ispirata alla cosiddetta “diplomazia del panda” praticata dalla Cina. Lo ha annunciato ieri il ministro malese delle Materie Prime, Johari Abdul Ghanispiegando che la “diplomazia dell’orangutan” comporterebbe il dono di esemplari dell’animale ai paesi partner nel commercio di olio di palma, e in particolare ai principali importatori dell’Unione Europea e dell’India.
L’orango, un grande primate originario delle foreste pluviali dell’Indonesia e della Malesia, è in realtà rappresentato da tre sottospecie, tutte classificate come in pericolo critico dal World Wildlife Fund (WWF), in parte a causa della distruzione del loro habitat naturale causata dalla coltivazione di olio di palma. Si stima che nell’isola del Borneo siano rimasti meno di 105mila esemplari.
In un messaggio pubblicato su Il ministro ha inoltre esortato le aziende produttrici di olio di palma a collaborare con le organizzazioni non governative che cercano di conservare la fauna selvatica della Malesia.
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