Crolla la produzione delle “ciliegie ferroviarie”, iniziano i controlli per riconoscere la catastrofe naturale – .

Crolla la produzione delle “ciliegie ferroviarie”, iniziano i controlli per riconoscere la catastrofe naturale – .
Crolla la produzione delle “ciliegie ferroviarie”, iniziano i controlli per riconoscere la catastrofe naturale – .

Con il caldo anomalo della primavera che ha reso ‘incantati’ i fiori e reso improduttivi i boccioli, la produzione delle pregiate ciliegie Ferrovia è stata più che dimezzata con -50%/60% di frutti sugli alberi rispetto allo scorso anno. È quanto stima la Coldiretti Puglia, che denuncia il crollo della produzione di ciliegie nelle campagne, prima a Bigarreau e ora a Ferrovia, con l’attivazione di controlli in campo da parte dei tecnici della Regione Puglia per la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Di fronte al forte calo della produzione, gli agricoltori sono alle prese con l’aumento dei costi di produzione e la grave siccità a cui non corrispondono prezzi di vendita adeguati, mentre c’è il rischio che il mercato venga invaso da prodotti stranieri di dubbia qualità. origine e qualità, con l’inflazione alimentare che frena i consumi e le famiglie costrette a tagliare i costi di acquisto e di logistica che arrivano a incidere per circa 1/3 sul totale dei prezzi al consumo di frutta e verdura, generando aumenti di prezzo, spesso ingiustificabili, con una differenza enorme – aggiunge Coldiretti Puglia – tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio. Nei vari passaggi dal campo alla tavola si annidano speculazioni che dovranno essere standate anche dalla Polizia di Annona, che impone una stretta vigilanza sulla provenienza dei prodotti ortofrutticoli presenti sui banchi in arrivo dai Paesi del Nord Africa, come Egitto, Tunisia e Marocco. Data la pecca nell’organizzazione del sistema distributivo, è sempre più diffusa la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, un’opportunità sia per il produttore che per il consumatore in un’ottica di sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino.

Negli accordi commerciali va garantito il principio di reciprocità e in questa prospettiva è positivo l’annuncio della Commissione Ue secondo cui “non ci sono le condizioni” per raggiungere un accordo commerciale con i Paesi del Mercosur, il mercato comune del Sud America. che comprende Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Una scelta che segue la denuncia della Coldiretti in Italia sulla concorrenza sleale causata dai gravi fallimenti di molti Paesi sudamericani sul fronte della sostenibilità delle produzioni agroalimentari con rischi per l’ambiente, la sicurezza alimentare e lo sfruttamento del lavoro minorile evidenziati dall’assessorato al lavoro stessa americana. Occorre fermare le importazioni sleali e introdurre con decisione il principio di reciprocità per garantire che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del lavoro previsti dal mercato interno.

La Puglia è il maggior produttore di ciliegie in Italia, con le sue quasi 32.000 tonnellate – spiega Coldiretti Puglia – il 35% della produzione italiana e il 62% delle superfici investite pari a circa 19.000 ettari di terreno e un fatturato di circa 22 milioni di euro. La produzione di ciliegie è concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% di quella nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia – con le sue 47mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per raccolta di produzione di ciliegie Il 34% della produzione nazionale.

La produzione delle ciliegie è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questo motivo le dimensioni devono essere mantenute integre – insiste Coldiretti Puglia – particolarmente consistenti per la ciliegia Ferrovia, la compattezza e il sapore, attività che richiedono accuratezza nelle fasi di coltivazione e lavorazione. collezione facilmente identificabile, quindi la mano umana non può essere sostituita dalle macchine.

Le ciliegie sono uno dei frutti più amati e poco calorici – aggiunge Coldiretti Puglia – e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano inoltre importanti oligoelementi, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono melatonina naturale, una sostanza che favorisce il sonno – conclude Coldiretti Puglia – e sono una fonte di antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a contrastare l’invecchiamento causato dai radicali liberi.

È necessario ricostruire una vera filiera che sappia valorizzare il prodotto anche attraverso una caratterizzazione territoriale della produzione – insiste Coldiretti Puglia – con la creazione di un marchio che esalti le caratteristiche organolettiche della ciliegia e le capacità produttive degli operatori in settore, un marchio come l’IGP che possa essere riconosciuto dal consumatore, per rendere competitiva una coltura tradizionale e tipica della Puglia.

 
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