Ha giocato con tutti, ha vinto 9 scudetti, ma ora Andrea Locci ha appeso gli scarpini al chiodo – .

Ha giocato con tutti, ha vinto 9 scudetti, ma ora Andrea Locci ha appeso gli scarpini al chiodo – .
Ha giocato con tutti, ha vinto 9 scudetti, ma ora Andrea Locci ha appeso gli scarpini al chiodo – .

SPOLETO – E’ un amico, un ragazzo alla mano, scherzoso, un ottimo giocatore e dov’era lo adoravano, ma ora, dopo 20 anni di carriera, a fine stagione ha detto “basta”.

Lo Spoleto appenderà gli scarpini al chiodo Andrea Locci (foto con la maglia dell’Orvietana). Classe 1986, ha chiuso una carriera calcistica più che onorevole, che lo ha visto protagonista tra serie D e II categoria, con una doppia vittoria in campionato e Supercoppa di II categoria.

Foligno, Spoleto, Clitunno, Bastardo, Ducato Spoleto, Bevagna… ha giocato con tutte le squadre della valle umbra, vincendo 9 scudetti. Un calciatore eclettico, che all’inizio della sua carriera ha giocato sulla fascia per poi finire come difensore centrale.

Dal signor Luciano Marini a Riccardo Gaucci, ma il ricordo personale è per il signor Marcello Pasquino…
Frequenta le giovanili con il Foligno, giocando in Serie D, poi con l’Orvieto nuovamente in Serie D. Con il Pasquino vince il campionato di Promozione a Spoleto, poi veste le maglie del Ducato Spoleto, del Clitunno e del Bastardo. Tante stagioni al Bevagna dove vinse la Prima Categoria. Quest’anno ha chiuso in bellezza alla corte di Riccardo Gaucci ad Assisi.

Il commento di Andrea sul suo primo Facebook
Eccolo, anche per me è arrivato il momento, che dire il calcio mi ha dato tanto, emozioni, gioie, dolori, ma è bello anche per questo, ma soprattutto mi ha sempre permesso di conoscere persone fantastiche , nuovi compagni di squadra ogni anno, spesso provenienti da regioni diverse, da nazioni diverse, ma uniti dal cuore e dalla passione che lega questo sport! Ringrazio tutti coloro che ho incontrato anche come avversari, i dirigenti, e soprattutto un pensiero va alle persone che ci hanno lasciato in questi anni, ne cito uno su tutti un maestro di vita il signor Pasquino! Spero di aver lasciato un bel ricordo di me prima come uomo, poi come giocatore, ricordandomi sempre con il sorriso di giocare a calcio che è lo sport più bello del mondo.

A fermare Andrea Locci è stato solo il tendine d’Achille, altrimenti avrebbe continuato a raggiungere l’obiettivo di vincere 10 scudetti: “Il mio unico rammarico – rivela alla redazione di valleumbrasport.it – essersi fermato davanti ad Alessandro Tomassoni”.

 
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