Viviamo in un’epoca in cui fin da piccoli ci viene insegnato che è più facile sostituire qualcosa che aggiustarla.
Un’era di oggetti usa e getta che il più delle volte coinvolge anche i sentimenti. Un’amicizia non ci capisce? Ebbene, mettiamolo da parte invece di creare dialogo, cercando di far capire di cosa abbiamo bisogno. Un amore sembra non soddisfarci più? Ebbene, invece di capire il perché, lo lasciamo. Un parente ci dice parole che feriscono? Bene, meglio chiudere adesso.
Tutto ci porta alla conclusione.
Eppure dopo mesi torniamo da quelle persone come se nulla fosse: “Ora sì, ora possiamo ricominciare a parlare”. E noi crediamo fermamente che quelle persone siano lì pronte ad aspettarci per far tornare tutto come prima.
Ma non è così.
Sono altrove. Perché hanno capito che chi se ne va una volta lo farà ancora e ancora.
Prima di buttare via qualcosa o qualcuno chiediamoci, è davvero questo ciò che voglio? E se non riusciamo a darci una risposta, proviamo a lasciare che Cristo entri in questa scelta, per illuminarci e indicarci la scelta migliore.
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Fonte: Alzati e cammina – il Vangelo quotidiano con commento