Non reticenza
La complessità del tema, la confusione diffusa tra genitori ed educatori, l’acuta sensibilità verso la suscettibilità di parti dell’opinione pubblica non possono indurre a scegliere la reticenza riguardo ad un tema irrinunciabile dell’educazione cristiana delle giovani generazioni.
La consapevolezza che la voce dei genitori e degli educatori della comunità cristiana può essere oggetto di critiche, disprezzo e giudizi sommari non è un buon motivo per ritenere insostenibile la proposta cristiana. L’attenzione della diocesi di Milano per i ragazzi e le ragazze in età evolutiva, infatti, si propone con questi aiuti che la Fom ha preparato e ora mette nelle mani degli educatori.
la benedizione di Dio
La dimensione sessuale, affettiva e la sua destinazione relazionale sono benedette da Dio fin dall’intenzione originaria del Creatore.
Abbiamo la responsabilità di annunciare e condividere la benedizione di Dio sulla persona umana in tutte le sue dimensioni, sempre integrata nell’unità della persona. Sesso, sentimenti, passioni, emozioni, pensieri, tutto è molto bello.
Ogni ragazzo, ogni ragazza non è un insieme di pezzi temporaneamente aggregati, come alcuni potrebbero pensare e insegnare. In certi momenti della vita, i ragazzi e le ragazze possono essere tentati di entrare in crisi perché c’è qualche parte di loro che non gli piace, sia l’altezza, il peso, il sesso, i meccanismi psicologici. Ogni persona è, però, una persona che vive per una vocazione alla felicità, in tutte le sue dimensioni, spirituale, psicologica, intellettuale, emotiva, sessuale, fisica.
L’educazione è l’aiuto che la famiglia, la comunità cristiana, gli adulti sono chiamati ad offrire affinché tutti possano avere stima di sé, apprezzarsi con realismo e portare a compimento la propria vocazione, integrando e conciliando i diversi aspetti in una possibile armonia. della sua persona, della sua storia e curando le proprie ferite.
“Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (gen 1.31).
La persona umana, però, non è “una cosa buona”, ma una libertà alla quale si annuncia la vocazione all’amore, come Gesù ha amato.
La vocazione che rivela il senso della vita, in tutte le sue dimensioni, è una parola per indicare la dinamica della fede che rende possibile a tutti comprendere se stessi nel rapporto con Gesù.
In questo rapporto si rivela anche il senso della dimensione corporea.
Il corpo non è una prigione, non è un contenitore dell’anima, è invece una dimensione della persona che orienta al compimento della sua vocazione.
Una proposta educativa, un accompagnamento personale
La missione della Chiesa è annunciare e testimoniare la verità cristiana riguardo alla vita, alla persona e alla speranza, offrendo alle giovani generazioni una proposta educativa. La proposta della comunità cristiana è di sostenere la famiglia che ha la responsabilità primaria dell’educazione.
La proposta educativa cristiana propone la verità cristiana come chiamata a percorrere la strada di una vita buona: non si riduce all’esposizione di una “dottrina” o alla definizione di una “disciplina”; non prende il desiderio come criterio decisivo per distinguere il bene e il male.
Propone piuttosto percorsi per educare e convertire il desiderio e offre un accompagnamento personale affinché ciascuno possa sperimentare la grazia della propria vocazione.
Ringrazio, pertanto, la Fom per il sussidio che è stato predisposto e che presento agli educatori, confidando che possa essere di grande utilità nel contribuire all’accompagnamento dei ragazzi e delle ragazze che vivono l’affascinante e inquietante stagione del divenire uomini e donne. .
