la velocità con cui ci muoveremo rimane incerta – .

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Christine Lagarde, BCE

Dopo il primo taglio dei tassi di interesse dal 2019 da parte del Banca Centrale Europeail presidente Cristina Lagardeha parlato dei prossimi passi, sottolineando che le banche manterranno “un approccio dipendente dai dati e decideranno riunione per riunione”.

Inflazione superiore al 2% per gran parte del 2025

«Non siamo vincolati ad un percorso prestabilito sui tassi”, ha detto il presidente durante la conferenza stampa dopo la decisione sui tassi. «Sulla base di una valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, delle dinamiche di inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, è ora opportuno moderare il grado di inasprimento della politica monetaria dopo nove mesi di tassi di interesse invariati”.

Nonostante i progressi compiuti negli ultimi trimestri, il Presidente ha comunque posto ancora una volta l’accento suinflazione sottolineando che “probabilmente rimarrà al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno”.

La velocità con cui ci muoveremo rimane incerta

«Abbiamo deciso di tagliare i tassi perché nel complesso il Fiducia sull’andamento futuro dell’inflazione è cresciuto negli ultimi mesi”, ha aggiunto il presidente della Bce. “Siamo pronti ad adeguare tutti gli strumenti nell’ambito del nostro mandato per garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo a medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria”.

Il numero uno del board ha poi ribadito che sarà la Bce a decidere incontro dopo incontro livello e durata appropriato della restrizione. “Le nostre decisioni sui tassi di interesse si baseranno sulla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche di inflazione sottostanti e della forza della trasmissione della politica monetaria”, ha spiegato Lagarde.

«Conosciamo la destinazione, conosciamo la metodologia, il volume di dati che dobbiamo ricevere ma la strada resta incerto così come il velocità verso il quale ci sposteremo, abbiamo bisogno di dati che confermino le tendenze della deflazione”, ha aggiunto Lagarde, “non posso confermare che siamo in un processo di ritorno” dei tassi rispetto alla stretta iniziata nel 2022″.

Quello di fornire ai mercati una «diagramma a punti», un grafico di previsioni tariffarie come quello elaborato trimestralmente da Riserva federale con le indicazioni dei singoli membri del FOMC, «è un concetto interessante ma lo lascerei così com’è». Con un colpo finale in conferenza stampa, Lagarde ha respinto la proposta suggerita da Isabel Schnabel, economista tedesco membro del comitato esecutivo dell’Eurotower. La presidente ha così preso le distanze dall’idea di proporre “un tasso neutrale” voluto dai mercati: “Mi sono sempre rifiutata di farlo”, ha concluso. (Tutti i diritti riservati)



Orario di pubblicazione: 06/06/2024 14:47
Ultimo aggiornamento: 06/06/2024 15:58

 
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