Nell’avellinese la piccola comunità di Manocalzati è sconcertata: è stato saccheggiato l’oro degli ex voto dei Santi Marco e Barbato, custodito all’interno della chiesa del paese.
Non è “Operazione San Gennaro” ma ci manca poco. A Manocalzati, circa 3mila anime nella Valle del Sabato, in provincia di Avellino, i ladri hanno fatto irruzione nel “tesoro di San Marco”, patrono della comunità. Si tratta di pietre e metalli preziosi sotto forma di ex voto dedicati al santo, custoditi in una cassaforte all’interno della sagrestia della chiesa.
Ad agire ieri sera era una banda di specialisti che evidentemente conosceva bene la zona, sapeva che lì c’erano preziose donazioni da parte dei fedeli di San Marco Evangelista e San Barbato ed evidentemente aveva studiato a lungo il colpo per portarlo a termine con successo: i ladri sono entrati in chiesa dopo aver forzato un ingresso laterale della sacrestia e una volta all’interno si sono diretti verso la cassaforte: dopo aver disinstallato l’allarme tramite un codice, l’hanno tagliata con un flessibile, portando via tutto ciò che conteneva.
Il furto è stato scoperto oggi, poco dopo le 8, da un collaboratore del parroco, Don Roberto Cancilleri. La notizia si sparse subito per il paese e l’intera comunità raggiunse la chiesa. Sono in corso le indagini dei Carabinieri del Nucleo Scientifico del Comando Provinciale di Avellino. Sul posto erano presenti anche il vicario della diocesi di Avellino, don Pasquale Iannuzzo e lo storico parroco del paese, don Mario Cella. Il prete ha invitato i criminali a restituire l’oro del santo.
