Elezioni europee, in Fvg sono andati alle urne un milione di elettori. Eletti anche 114 sindaci – .

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Oltre un milione di elettori del Friuli Venezia Giulia sono chiamati a votare questo fine settimana per le elezioni europee e per il rinnovo di 114 amministrazioni comunali.
Si sono regolarmente costituiti questa mattina alle ore 9.00 i 370 seggi elettorali dei 114 Comuni in cui si voterà per le elezioni amministrative.
I seggi elettorali saranno aperti oggi, sabato 8 giugno, dalle 15.00 alle 23.00 e domenica 9 giugno dalle 7.00 alle 23.00. Negli stessi orari di apertura dei seggi elettorali, saranno aperti anche gli uffici comunali competenti per il rilascio delle tessere elettorali o dei duplicati non consegnati in caso di danneggiamento, smarrimento o furto dell’originale.

europeo

Per le elezioni europee saranno chiamati al voto 1.048.166 cittadini, di cui 508.112 uomini e 540.054 donne. Tra questi, 59.185 elettori risiedono in un altro Paese dell’Unione Europea e sono iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero). Questi elettori potranno votare nei seggi elettorali dei consolati, con i loro voti conteggiati nella circoscrizione elettorale Nord-Est. Hanno chiesto di votare anche 157 residenti co-regionali temporaneamente domiciliati in un Paese dell’Unione Europea.

Del corpo elettorale fanno parte anche i cittadini comunitari residenti in Italia che hanno scelto di eleggere i parlamentari europei italiani, per un totale di 14.932 elettori nella circoscrizione Nord-Est. Le province con diritto di voto sono: Trieste (192.324 elettori), Udine (466.777), Gorizia (114.246) e Pordenone (274.819). Sono state istituite 1.358 sezioni elettorali: 151 a Gorizia, 612 a Udine, 276 a Trieste e 319 a Pordenone.

Una novità di questa tornata elettorale sono i seggi per gli studenti fuori sede. In Friuli Venezia Giulia potranno votare nel comune di residenza temporanea 616 studenti se si trovano nella stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza. Altrimenti dovranno recarsi a Trieste, dove è stato allestito un apposito seggio elettorale.

Elezioni comunali

Per il rinnovo delle amministrazioni comunali voteranno 292.577 elettori, di cui 144.391 uomini e 148.186 donne, in 114 comuni: 84 in provincia di Udine, 3 in provincia di Trieste, 14 in provincia di Pordenone e 12 in provincia di Gorizia.

Tra questi, 49.771 sono iscritti all’AIRE e non potranno votare alle elezioni comunali. Ciò influenzerà l’affluenza alle urne e il quorum nei comuni con un solo candidato a sindaco. In questi 28 comuni l’elezione sarà valida solo se voterà il 40% degli elettori residenti e almeno il 50% di questi darà un voto valido per il singolo candidato.

I candidati a sindaco sono 224, di cui 56 donne (25%). L’età media dei candidati è di 56 anni, mentre quella delle candidate è di 52 anni. Il concorso più comune è tra due candidati (64 comuni), seguito da tre candidati in 20 comuni e quattro candidati in due comuni. La circoscrizione Nord-Est, che comprende anche Veneto, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige, eleggerà 15 deputati.

A Udine no alle code divise per inclusione

In vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, l’amministrazione di Udine ha inviato una lettera ai presidenti dei seggi elettorali in cui invita i presidenti a disporre elettori ed elettori in un’unica fila, anziché due divisi per genere. si aspettano di votare, come forma di protezione per le persone transgender e non binarie, rispettandone la privacy e la riservatezza, evitando loro inutili disagi.

Questa decisione, annunciata dal Dipartimento dei Servizi Demografici, rappresenta un impegno concreto da parte dell’amministrazione per garantire il rispetto e la parità di trattamento a tutti i cittadini.

La suddivisione delle graduatorie è una pratica in molti comuni ma non esiste alcun obbligo di legge, anche se per legge – risalente al 1945 – le liste elettorali ed elettori vengono redatte con distinzione in base al sesso maschile e femminile.

Attraverso una lettera ufficiale inviata ai presidenti dei seggi elettorali, il Dipartimento dei servizi demografici ha chiesto che le fila degli elettori non siano più divise in base al genere: “Al fine di tutelare la privacy di tutte le persone rispetto al sesso registrato indicato nei loro documenti ufficiali”. Questa misura mira quindi a creare un ambiente di voto più inclusivo e rispettoso, eliminando una pratica che potrebbe essere discriminatoria e lesiva della dignità delle persone.

 
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