La Liguria sul Guardian | Treni Liguri – .

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“Erica, mirto, fiori gialli di ginestra e il sapore salato del mare” e poi container, navi da crociera, edifici fatiscenti e campagne. “Questo è un altro mondo rispetto alla Liguria dei depliant turistici: non bello, ma infinitamente interessante”. Nicky Guardner, esperto di ‘viaggi lenti’ per il quotidiano britannico The Guardian, ha scritto della costa ligure e di un caratteristico viaggio sui nostri treni.

Il giornalista spiega che, da quando una frana nelle Alpi francesi aveva bloccato la ferrovia principale nell’agosto 2023, chi doveva andare da Parigi a Londra ha optato per «itinerari creativi attraverso la Riviera, utilizzando la storica ferrovia che corre a ovest di Genova». Così ha scelto di fare anche lei: “Dovendo andare da Trieste alla Francia, opto per una dose di sole ligure e prendo il treno via Genova, seguendo la costa ovest fino alla Francia”.

In questo articolo Guardner, coautrice di Europe by Rail: the Definitive Guide, racconta il suo viaggio da Genova a Ventimiglia, trascorso guardando fuori da una finestra. Guarda il mare, il porto, il tipico scenario ligure. “Se ci si sposta verso l’interno della costa, ecco i profumi della Liguria: lavanda, salvia e aglio orsino che, insieme al pesto, alla focaccia e alle persiane verdi, rendono la Riviera di Ponente così affascinante” scrive.

Il suo itinerario parte dalla stazione Principe, dove “nulla del romanticismo ligure è lontanamente evidente in un affollato lunedì mattina”. Qui nota lo stemma di San Giorgio presente all’ingresso e sottolinea che Genova rese omaggio al martire uccisore del drago molto prima che l’Inghilterra lo rivendicasse come suo santo patrono. Guardner dice che non appena il treno lasciò Genova, un annuncio trasmetteva istruzioni dettagliate su come presentare un reclamo. “Non vedo motivo di lamentarmi”, pensò però.

Proseguendo il suo viaggio vede “l’erica, il mirto, i fiori gialli di ginestra e il sapore salato del mare”. E poi container, navi da crociera, edifici fatiscenti e campagne. Questo panorama la porta a riflettere sul fatto che “la decisione di far passare la ferrovia proprio lungo la costa è servita a chi intendeva sviluppare porti e approdi, ma ha infastidito i promotori del turismo desiderosi di vedere lungomare grandiosi, viali di palme e alberghi di lusso in grado di competere con la Costa Azzurra”. E sottolinea quindi quali siano le due anime della Liguria, turismo e industria, due interessi contrastanti ma indissolubilmente connessi che la rendono così com’è.

 
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