“Amo la pressione e qui giocherò per dieci anni della mia carriera” – .

“Amo la pressione e qui giocherò per dieci anni della mia carriera” – .
“Amo la pressione e qui giocherò per dieci anni della mia carriera” – .

Quel 20”72 segnato il 18 maggio allo Stadio dei Marmi, a un passo dall’Olimpico, “è stato un bel colpo”, ma Filippo Tortu guarda avanti. Domani agli Europei di Roma scenderà in pista per la semifinale dei 200 metri, “la gara su cui quest’anno ho scommesso praticamente tutto”.

“Dopo quella brutta prestazione mi sono allenato molto, ho ritrovato un po’ di tranquillità, mi sento pronto e non vedo l’ora di scendere in pista e fare quello che so di poter fare”.

Da 1 a 10, come stai fisicamente?

Ti offendi se ti diciamo che sembri un po’ teso?

“Voglio davvero allenarmi in pista. Voglio correre, non riesco a pensare ad altro in questi giorni”.

Pensare troppo può essere dannoso?

“No, più sento l’ansia che sale e mi logora dentro, più mi piace. Nel mio libro preferito, Il conte di Monte Cristo, si dice che la polvere da sparo abbia bisogno di pressione per esplodere. Sono esattamente così. Ho bisogno di pressione, di sapere che sto mettendo tutto in gioco. Vengo da una situazione complicata, ma sento che in questi giorni mi sto giocando una parte importante della mia carriera, la vedo come una sintesi degli ultimi dieci anni. Qualcuno potrebbe immaginare che non ho nulla da perdere, in realtà so perfettamente che questa è un’opportunità irripetibile, che c’è in gioco tutto. Innanzitutto voglio dimostrare a me stesso che posso ottenere grandi risultati. In questo momento mi sento sola, non dico abbandonata, ma ci siamo solo io e la mia corsia: voglio correre con il sorriso, voglio essere felice. Sono sicuro di poter disputare un grande Campionato Europeo”.

Nello stadio dove Livio Berruti vinse i Giochi nel 1960.

“Parliamo con Livio prima e dopo ogni gara, anche stamattina. Mi ha augurato buona fortuna e mi ha detto di andare più veloce che so fare. Correre domani sulla sua stessa curva è una grande emozione. Voglio correre come lui e per lui, sperando di rendergli omaggio. Scriviamo davvero tanto, su whatsapp o via email.”

Cosa ti ha detto dopo la partita allo Stadio dei Marmi?

“Che è andata malissimo, che posso fare molto, molto meglio. E gli è stato consigliato di mantenere la calma. Non lo deluderò.”

 
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