ospita i campioni italiani, super Mirotic – .

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DiGiuseppe Sciascia

L’Olimpia vince il terzo scudetto consecutivo, il 31esimo della sua storia. Super Mirotic trascina la squadra di Ettore Messina, con la Virtus Bologna che tenta una disperata rimonta nell’ultimo quarto ma invano

L’Olimpia si conferma regina del basket italiano per la terza volta consecutiva. Scudetto numero 31 per l’EA7, che vince 85-73 al quarto atto contro la Virtus Bologna, e si conferma nell’albo d’oro italiano dopo i successi del 2021-22 e 2022-23. Ettore Messina entra così nella storia dell’Olimpia, conquistando un tris di titoli italiani (per l’allenatore-presidente è il settimo titolo italiano) che in passato erano stati conquistati solo dalle leggende Rubini e Peterson.

La gioia del Messina: «Che sia l’inizio di qualcosa di bello»

Le parole di Messina: «Avevamo solidità, ma non era facile: alla fine ci ha colpito la paura di vincere, rendendoci la vita un po’ difficile». Alla domanda su Mirotico, protagonista assoluto, Messina risponde: «Grande partita sua, ma preferisco sottolineare la squadra, l’umiltà. Un giorno eccelle Melliun altro Scudiun altro Mirotico, ma è la squadra che lavora e va nella stessa direzione. Speriamo che questa vittoria sia l’inizio di qualcosa di bello”.

Super Mirotic, finalmente una forza trainante

Nell’ultimo atto di una stagione difficile per lunghi tratti, dunque, scoppia l’amore tra il Forum e Nikola Mirotic. Il fuoriclasse montenegrino veste i panni del leader nella serata di campionato, cancellando l’espressione un po’ fredda che non aveva convinto ad inizio stagione. L’asso di Titograd domina con la migliore prestazione dell’anno a Milano: 30 punti, 12 rimbalzi e il dito puntato al cielo contro la sirena per il primo scudetto in maglia Olimpia, il secondo consecutivo da MVP dopo quello vinto dopo 12 mesi fa con Barcellona. La Virtus cancella il primo attacco (22-23 al 13′ dopo il 15-7 al 6′) con l’esplosivo Cordino (21), ma paga il serbatoio di riserva di troppe big (4 punti con 1/8 al tiro da Shengelia0/3 in 13′ per Belinellisolo 7′ al Hackett).

Chi va e chi resta: cosa succede adesso

Così il Bologna si è dovuto arrendere quando Mirotic ha scavato nel cuore della difesa bianconera (18 in 12′ a metà partita), e in coppia con capitan Melli ha segnato una tripla contro l’area provata da Luca Banchi nel terzo quarto. Da 30-28 al 15° minuto a 54-36 al 23° minuto: la partita si decide qui, nonostante l’orgoglio della Segafredo che torna a meno 9 al 35′. Molto merito va anche alla sostanza di Melli su entrambi i lati del campo (12 e 8 rimbalzi) e alla lucidità di Shabazz Napier (6 assist) nel mettersi al servizio della squadra. Il Milan torna a festeggiare davanti a 12mila spettatori, ma è già tempo di scelte future: è in arrivo un’iniezione di freschezza atletica (Dimitrievic, Bolmaro, Nebo), mentre ci sono possibilità di ottimi rientri (Leday e Abass, ma soprattutto Danilo Gallinari). Ma la prima risposta, cruciale per ogni strategia, è legata a Nik Melli: il capitano lascerà il Milan imbattuto dopo 3 scudetti in tre anni, oppure rinnoverà il contratto in scadenza? È una partita molto aperta, forse più no che sì, ma l’abbraccio finale e il coro del Forum (“C’è un solo capitano”) potrebbero invertire la tendenza.

13 giugno 2024 (modificato il 13 giugno 2024 | 23:29)

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