Ernia, il rapper italiano è tra gli ospiti del concerto – evento di Gigi D’Alessio nella magica cornice di Piazza Blescito a Napoli. È un periodo impegnativo per Matteo Professione, questo il suo vero nome, che è tra i protagonisti in coppia con Guè Pequeno nella nuova stagione di Celebrity Hunted 4 in onda su Prime Video. Il rapper, intervistato da funweek.it, ha raccontato che è stato un suo amico a convincerlo a partecipare: “è una persona che conosco da tanti anni. Lui ha più esperienza di me da questo punto di vista, con doti legate alla musica. Diciamo che mi è sembrata un’alternativa divertente”.
La sfida di Celebrity Hunted 4 non è stata facile, visto che i due rapper sono dovuti fuggire alla ricerca di trucchi per evitare di essere scoperti da alcuni dei migliori professionisti dell’investigazione italiana. La loro avventura è iniziata in modo molto naturale con i due rapper che hanno vestito i panni di due moderni Lupini “urban italiani”. “Muoversi nell’anonimato non era la priorità nella nostra strategia di fuga” – Ernia ha aggiunto di non aver avuto paura di nascondersi, consapevole di poter contare sul sostegno dell’amica.
Chi è Ernia? La storia del rapper da Piazzale Lotto al successo
La vita di Ernia, Matteo La professione all’anagrafe, è iniziata prima nella zona di Piazzale Lotto a Milano e poi successivamente nel quartiere QT8 dove la famiglia si è trasferita. Classe 1993, Matteo è nato il 29 maggio a Milano da padre che lavora in un’azienda di noleggio e prestito di veicoli come camion e macchine agricole, mentre la madre è professoressa di lettere. Lo stesso rapper, intervistato da Deejay Gioca Italia, ha parlato della sua infanzia e del suo rapporto con la madre: “ha un carattere molto forte, mio nonno era simile a lei: sono severi, a volte possono sembrare altezzosi anche con la famiglia e quando sei più piccolo soffri di questo.” Una mamma che era presente, ma quando arrivavano i rimproveri a scuola, invece di difenderlo, invitava le maestre a interrogarlo; un comportamento che il rapper ha definito “tradimento” e poi ha cambiato idea crescendo “era un grande senso di giustizia e dignità. Ammiro questa parte di lei.
Sul rapporto con il padre, invece, il rapper ha detto: “Se mi dà una pacca sulla spalla mi commuovo. Oggi, quando apprezzo davvero un complimento, mi do una pacca sulla spalla, perché è un gesto bellissimo da fare”.
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