“Se l’ho fatto, pagherò”. Appaiono due video dell’incidente – .

“Se l’ho fatto, pagherò”. Appaiono due video dell’incidente – .
“Se l’ho fatto, pagherò”. Appaiono due video dell’incidente – .

Se si scopre che è stata colpa mia se è finita sotto la mia barcaMi prenderò tutte le responsabilità.” Parla il 48enne Guido Furgiueleil legale ritiene di essere coinvolto nel grave incidente in mare avvenuto domenica scorsa nelle acque del Golfo di Napoli, costato la vita al ricercatore 31enne Cristina Frazzica.

“Spero che questa gogna finisca presto”

Lo stimato professionista, avvocato penalista dipendente di uno dei più famosi studi napoletani, sSpera che la gogna mediatica di cui è vittima in questi giorni finisca al più presto. Ma chi è Guido Furgiuele? Il 48enne ha studiato al liceo Umberto prima di laurearsi in giurisprudenza. Il padre Alfonso Furgiuele è un noto penalista napoletano, con studi anche a Roma e Milano. La specializzazione dello studio è nel diritto penale dell’economia. E’ membro del consiglio della Camera Penale di Napoli.

L’accusa

Al momento Furgiuele è indagato dalla Procura di Napoli con ilaccuse di omicidio colposo e mancata prestazione di soccorso. La tragica dinamica dell’incidente sono stati confermati dalle telecamere di sicurezza della residenza presidenziale Villa Rosebery. L’imbarcazione del professionista, insieme ad altre due, sono state identificate dalla Capitaneria di Porto.

I due video che immortalano la morte di Cristina

Sono due i video che ritraggono la morte di Cristina Frazzica in kayak a Posillipo. Le immagini non sono chiare. Noti uno yacht con una chiglia grande (a Vega 18 metri) che colpisce il kayak dove si trovavano Frazzica e un amico, un avvocato napoletano di 33 anni chiamato Vincenzo Leone. Dalle immagini, scrive oggi Il Mattino, non è chiaro se i due abbiano tentato di tuffarsi per evitare l’impatto. Lo yacht è quello dell’avvocato Guido Furgiuele. A quel punto alcuni degli invitati si rivolgono all’autista: “C’è un uomo nel mare, agita le braccia, sembra chiedere aiuto”. Poi la traiettoria del motoscafo cambia, l’imbarcazione torna indietro e l’uomo sopravvissuto viene tratto in salvo. Furgiuele è indagato dalla Procura di Napoli per omicidio colposo e omessa assistenza. Ma afferma di non aver sentito l’impatto.

La versione dell’avvocato

«Ho la patente illimitata per barche a motore e a vela dal 1998 e non ho mai causato incidenti», racconta il penalista che aggiunge: «Domenica pomeriggio, tornando da Ischia, nei pressi di Villa Rosebery, alle 17,35, un il mio ospite ha notato in lontananza, a poppa, una persona che agitava le braccia e ha chiesto aiuto. Alle 17.40 – spiega – ho soccorso il sopravvissuto con il kayak, a oltre 300 metri dalla costa. In quel momento ho saputo da lui che era con una ragazza ed erano stati investiti da un motoscafo e alle 17:44 ho dato l’allarme. La capitaneria del porto mi ha detto di non muovermi e dopo dieci minuti sono arrivati”. “Il sopravvissuto – sottolinea il professionista – non ha riconosciuto la mia imbarcazione come quella che aveva investito lui e la mia non è una barca veloce. Sette di noi a bordo non avevano sentito nulla. Sono stato a disposizione degli inquirenti fin dal primo momento – conclude Furgiuele – e continuerò ad esserlo affinché venga fatta luce sulla tragedia di Cristina Frazzica”.

La famiglia di Cristina: “Andremo fino in fondo”

“Non abbiamo parole per quanto accaduto, ci sentiamo vuoti e totalmente impotenti”, dice la famiglia di Cristina in un comunicato diffuso da Giesse Risarcimento Danni. Ci teniamo a sottolineare che Cristina, laureata in Biotecnologie, è stata selezionata per il corso di formazione Pharmatech dell’Accademia «Federico II», destinato a formare professionisti altamente qualificati nella ricerca, nella produzione di farmaci a RNA e nella terapia genica, e ha svolto il suo stage in la sede campana dell’azienda farmaceutica Nouscom srl. Il mare era la sua passione e, approfittando della bella giornata, ha deciso di fare una gita in kayak con un amico. Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e siamo certi che presto la verità emergerà. Per ora non possiamo darci pace: andremo a fondo per capire cos’è il successo”.

Domani avrà luogo l’autopsia

Giuseppe Vacca, di Giesse dichiara: “Offriamo il massimo sostegno alla famiglia, sia umano che professionale, in un momento per loro molto difficile. Abbiamo nominato un avvocato, il noto penalista Gianluca Giordano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e nominato consulente tecnico di parte, il medico legale Maurizio Saliva, per l’autopsia che il sostituto procuratore della Repubblica, Vincenzo Toscano, ha fissato per domani, venerdì 14 giugno, alle 13.00. È ancora presto per fare dichiarazioni e nessuno vuole puntare il dito contro nessuno. Siamo certi che la magistratura analizzerà ogni aspetto della vicenda, senza tralasciare nulla”.

13 giugno 2024

 
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