Il ruolo di gas, rinnovabili e nucleare nella domanda energetica dell’intelligenza artificiale – .

Il ruolo di gas, rinnovabili e nucleare nella domanda energetica dell’intelligenza artificiale – .
Il ruolo di gas, rinnovabili e nucleare nella domanda energetica dell’intelligenza artificiale – .

Gli attivisti sono contrari all’intelligenza artificiale a causa dell’impronta di carbonio, mentre i sostenitori sono a favore della tecnologia, affermando che sarà determinante per realizzare la transizione

Il tema dell’intelligenza artificiale è sulla bocca di tutti ultimamente, e lo stesso vale per la sua impronta di carbonio, che ha innescato un dibattito sui presunti benefici per la transizione e sul loro confronto con gli ingenti bisogni energetici. Tuttavia – scrive Irina Slav su Oilprice -, la questione principale è come questi bisogni verranno soddisfatti, perché sembra che, qualunque sia la sua impronta, l’intelligenza artificiale non andrà da nessuna parte.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TRANSIZIONE ENERGETICA

I sostenitori dell’intelligenza artificiale sostengono che contribuirà a far avanzare la transizione energetica, mentre i critici insistono sul fatto che i data center che servono l’intelligenza artificiale consumano ancora più elettricità – e acqua – rispetto ai normali data center, che sono già importanti consumatori di elettricità.

Ciò ha portato a una sorta di spaccatura nel campo della transizione, con gli attivisti che si sono espressi contro l’intelligenza artificiale a causa di questa impronta e i sostenitori della transizione aziendale che sostengono la tecnologia, sostenendo che sarà determinante nel raggiungimento della transizione. Per quanto riguarda l’impronta di carbonio, le opinioni variano.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IDROCARBURI

Un’opinione diffusa è che l’intelligenza artificiale invertirà l’abbandono degli idrocarburi, perché questi data center necessitano di una fornitura di elettricità stabile, affidabile e ininterrotta. E gli idrocarburi sono l’unica opzione facilmente accessibile sul mercato. Secondo Toby Rice di EQT, l’intelligenza artificiale “non può essere realizzata senza gas”, ed è difficile discuterne. Per evitare un ritorno agli idrocarburi, alcuni suggeriscono il nucleare come fonte affidabile di approvvigionamento elettrico di base di cui ha bisogno lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Di conseguenza, gli sviluppatori nucleari, come i produttori di gas, sono ansiosi di andare avanti con la costruzione di una maggiore capacità di generazione.

PICCOLI REATTORI MODULARI

I piccoli reattori modulari sono l’argomento più caldo quando si parla di energia nucleare per i data center. Un recente articolo su Forbes ha delineato le ultime novità in questo campo, riportando la storia di NuScale Power, un piccolo sviluppatore di reattori modulari, che aveva recentemente raggiunto un accordo per fornire 24 di questi reattori allo sviluppatore di data center Standard Power. Secondo il rapporto, i 24 piccoli reattori modulari saranno in grado di generare quasi 2 GW di elettricità a basse emissioni di carbonio, anche se un venditore allo scoperto ha messo in dubbio la validità dell’accordo.

Tuttavia, lo scorso novembre NuScale ha dichiarato che avrebbe terminato il primo progetto di piccola centrale elettrica con reattore modulare che stava sviluppando con le società elettriche dello Utah. La conclusione è arrivata dopo un decennio di lavoro ed è stata vista come un duro colpo per le prospettive dei piccoli reattori modulari. Sembrano essere un po’ simili alla fusione nucleare: sono ancora dietro l’angolo, e probabilmente ci rimarranno più a lungo di quanto molti sperano.

ENERGIA NUCLEARE TRADIZIONALE

E il nucleare a grandezza naturale? Anche l’Agenzia internazionale per l’energia preferisce l’energia nucleare perché, una volta entrata in funzione, non produce alcuna emissione di carbonio. In effetti, l’IEA e altri analisti della transizione hanno sottolineato che la transizione sarebbe molto più impegnativa senza il nucleare nel mix energetico. E, con l’intelligenza artificiale che prosciuga la rete, l’energia atomica è diventata ancora più rilevante.

Tuttavia, secondo un dirigente del settore energetico, l’energia nucleare “è esagerata” come fonte stabile per i data center che ospitano l’intelligenza artificiale. “La questione, in futuro, è quale sarà il prezzo del nuovo nucleare”, ha affermato Andres Gluski di AES Corporation. Gluski suggerisce che il nucleare è troppo costoso per implementarne di più e prevede che la maggior parte della fornitura di energia per i data center proverrà “da fonti rinnovabili”, come l’eolico e il solare.

MINISTRO PICHETTO: “IL NUCLEARE È LA STRADA OBBLIGATORIA”

Nucleare che, in Italia, è stato appena inserito nel PNIEC. “Nell’aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima inseriamo nello scenario anche il nucleare, perché è la strada obbligata”, ha dichiarato ieri al Foglio il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, spiegando che “In Italia consumiamo circa 305 TWh di energia elettrica all’anno, e secondo gli analisti la proiezione per il 2050 è di un consumo di 700-750 TWh. Non abbiamo il mix energetico per raggiungere quel volume, dobbiamo utilizzare l’energia nucleare di nuova generazione. Non più le grandi centrali, ma i reattori modulari” (Small modular reactor e Advanced modular reactor).

Il nuovo PNIEC contiene uno scenario 2040-2050 che prevede un’Italia con una propria produzione nucleare che dovrebbe attestarsi intorno al 20% della proiezione dei consumi (i 700-750 TWh di cui sopra). Una svolta sull’atomo che non punterà a sostituire le energie rinnovabili, ma a integrarle per raggiungere obiettivi di decarbonizzazione.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E RINNOVABILI

Tuttavia, è stato dimostrato più volte che l’energia eolica e quella solare presentano alcune carenze, la principale delle quali è la loro produzione variabile e dipendente dalle condizioni meteorologiche. Questo non è il tipo di elettricità di cui hanno bisogno i data center.

C’è anche il dettaglio che, anche se Brookfield costruisse quei 10,5 GW in tutto il mondo, Microsoft non ne trarrà alcuna elettricità per alimentare i suoi data center. Molto probabilmente Microsoft acquisterà i crediti di energia pulita che i governi assegnano a questi generatori per ottenere elettricità senza emissioni, indipendentemente da dove provenga la sua effettiva fornitura.

Il matrimonio tra intelligenza artificiale e transizione energetica sarà complicato. Crescono i dubbi che l’intelligenza artificiale possa far deragliare la transizione e l’energia nucleare, nonostante tutti i costi iniziali, potrebbe essere la soluzione.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il M5S crolla, il Pd delude, FdI raddoppia e Forza Italia continua a crescere – .
NEXT Il sito web della NASA con la foto scattata il giorno del tuo compleanno – .