Morte di Maria Paola Gaglione, respinto il ricorso del fratello. Confermata la condanna a nove anni e sei mesi – .

Morte di Maria Paola Gaglione, respinto il ricorso del fratello. Confermata la condanna a nove anni e sei mesi – .
Morte di Maria Paola Gaglione, respinto il ricorso del fratello. Confermata la condanna a nove anni e sei mesi – .

Caivano, la morte di Maria Paola Gaglione

14 giugno 2024

8:29

È stato respinto il ricorso di Michele Gaglione, fratello di Paola morta in seguito a un inseguimento in motorino mentre era con il fidanzato Ciro Migliore. Il giovane era già stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo.

[Ciro Migliore e Maria Paola Gaglione]

Ciro E Paola viaggiano insieme in scooter nella notte tra l’11 e il 12 settembre 2020. Sono giovani, innamorati e alle prese con una decisione importante: Paola ha voluto aiutare Ciro nel suo percorso di transizione. La giovane, che aveva appena 18 anni, è finita violentemente con la testa contro un tubo di irrigazione, cadendo dallo scooter guidato da Ciro ad Acerra.

Inizialmente sembrava a tutti che si trattasse di un incidente stradale. Dopo poco tempo, gli accertamenti hanno evidenziato che l’incidente era avvenuto durante un inseguimento con il fratello della giovane alla guida di un altro motorino. Michele Antonio Gaglione in seguito fu ritenuto responsabile della morte della sorella e condannato a 9 anni e 6 mesi di carcere. Due giorni fa è stato respinto il ricorso in cassazione presentato dall’avvocato di Gaglione. È stata quindi di fatto confermata la condanna a 9 e 6 mesi per omicidio colposo per la morte di Paola e lesioni aggravate a carico di Ciro Migliore.

A poche ore dalla morte della fidanzata, è stato lo stesso Ciro a raccontare alcuni dettagli di quei momenti. Lo ha fatto su una sedia a rotelle, in ospedale, davanti a diversi giornalisti con l’unico intento di difendere la sua relazione con la ragazza. “Io e Paola eravamo amiche, poi col tempo abbiamo capito che non era più un’amicizia ma amore. Mi ha detto che mi amava”. Lì Ciro ha raccontato degli ostacoli che ha incontrato nello stare con la giovane. E quanto si è opposto al loro amore il fratello di Paola, nato a Caivano.

Omicidio Maria Paola Gaglione, fratello Michele Antonio condannato a 9 anni e 6 mesi

L’avvocato Giovanni Paolo Picardiche ha assistito Ciro Migliore per la parte civile del processo, sottolinea a Fanpage.it come “Il grande sconfitto di questa storia è l’amore tra due persone che invece stava vincendo su tutto. Il degrado del luogo in cui vivevano, le difficoltà economiche, la resistenza della famiglia. Oggi quell’amore è stato riconosciuto anche dalle sentenze di un tribunale“. Anche Ciro era lì per sostenerlo nel suo viaggio fin dai primi momenti Daniela Falanga.

“Avevamo ragione e dovevamo intervenire. Ciò può essere confermato inequivocabilmente. Si chiude un capitolo serio nella storia della mia presidenza in Antinoo Arcigay Napoli. Si tratta di uno dei fatti di cronaca più gravi riguardanti la popolazione LGBT, di cui l’Italia è stata testimone, e il mio intervento è stato determinante nel definire il brano come a sfondo transfobico. Non ho lasciato Ciro un solo istante, annientato, allora, dalla morte di Maria Paola e dall’atteggiamento subito ostracizzante dei media e dei potenti della parte civile di Caivano e abbiamo difeso instancabilmente Ciro, e la memoria di un amore drammaticamente mutilato per ragioni chiarite. Ormai siamo sul territorio e rimaniamo fermi nell’idea di presidiarlo con ogni azione che possa neutralizzare definitivamente una cultura violenta, sessista ed eteropatriarcale, anche nei confronti di chi, in tono paternalistico, ha volutamente voluto sminuire l’omotransfobia. implicazioni della storia”.

 
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